Ho sempre avuto un rapporto
difficile con la moda, o meglio, con le mode in genere.
Credo che ciò sia collegato al
fatto che nella mia vita ho sempre compiuto, nei momenti decisivi e spesso inconsapevolmente,
scelte che mi avrebbero portato verso la libertà.
Ovviamente non è stato semplice, il cammino è stato spesso arduo. Ma oggi credo di aver raggiunto la meta e se così non fosse se non altro la strada
si è fatta più pianeggiante.
Al giorno d'oggi il pericolo di perdere la libertà è sempre in agguato. La vita spesso ci porta ad essere ciò che non
vogliamo, a dire quello che non pensiamo, a fare certe cose quando preferiremmo
farne altre, a vivere in luoghi diversi da quelli in cui vorremmo essere, a
ritrovarci accanto alla persona sbagliata, a frequentare persone che non ci
interessano, ad essere schiavi delle nostre stesse esistenze, dalle quali non
riusciamo a liberarci.
Una volta, tanto tempo fa,
fumavo. Il fumo costituiva una delle mie tante, piccole, schiavitù. I miei
pensieri, come accade a quasi tutti i fumatori, erano spesso incentrati sulle
sigarette. Quando fumavo, anche se stavo facendo qualcos’altro, ero distratta
dal fatto che stavo fumando.
Quando non fumavo, ogni tanto pensavo che mi sarei accesa una sigaretta, mi chiedevo
se era passato troppo poco tempo da quando avevo fumato l’ultima, se ne avevo
abbastanza ancora nel pacchetto, se era il caso di comprarne un altro e mille altri
pensieri di questo genere. Al punto tale che, quando finalmente ho avuto la
forza (grazie a mio marito che all’epoca avevo appena conosciuto) di smettere,
da un giorno all’altro e senza l’aiuto di alcun cerotto né pasticca, la mia soddisfazione
più grande è stata quella di essermi liberata da una immensa schiavitù. Non ho
pensato a quanto ne aveva guadagnato la mia salute, al denaro risparmiato, alla
mia pelle più luminosa, ai miei capelli finalmente profumati. Ho pensato soprattutto
a quanto fosse inebriante la sensazione che mi dava quella nuova libertà
conquistata.
Quella stessa libertà che ho guadagnato con fatica
in tante altre piccole e grandi cose della mia vita e che voglio mettere anche in questo
blog. Libertà dalle ricette di tendenza, dalle mise en place alla moda, dai biscottini trendy e da tutto ciò che
non è semplicemente quello che sento e voglio io.
RISOTTO
FAVE, CAROTE E COZZE
Ingredienti per quattro persone
320 g di riso carnaroli
1 k di cozze
300 g di fave fresche (quando non
è stagione uso quelle surgelate, sono ottime come i piselli)
1 carota
1 scalogno
½ bicchiere di vino bianco secco
brodo vegetale
1 cucchiaio di bottarga di
muggine grattugiata finemente
1 cucchiaio di parmigiano
grattugiato
olio
Pulite le cozze e fatele aprire a
fuoco vivo quindi sgusciatele e filtrate la loro acqua.
Fate cuocere le fave in acqua
bollente per qualche minuto fino a che saranno diventate tenere.
Tagliate finemente lo scalogno e a
cubetti abbastanza piccoli la carota e fate appassire entrambi dolcemente in un
tegame con un po’ d’olio.
Aggiungete il riso e farlo
tostare fino a farlo diventare trasparente. Versate il vino e fatelo evaporare.
Aggiungete man mano il brodo e mescolate. A metà cottura aggiungete le cozze
con un po’ del loro liquido e le fave. Portate a cottura. Spegnete il fuoco,
mantecate con un cucchiaio d’olio e il parmigiano.
Fate riposare il riso per un paio
di minuti, quindi servitelo con un po’ di bottarga grattugiata.
Non sara' mica un "Risotto mari e monti"?
RispondiEliminaNo perche' lo inserito tra le conversazioni da evitare a tavola... :-)
Infatti!!! Mi sono ben guardata dal chiamarlo così (tremendo) ;)))
EliminaCiao MARI CHE MERAVIGLIA IL TUO RISOTTO BRAVISSIMA ,bello il tuo blog mi sono unita hai tuoi lettori fissi passa ha trovarmi se ti va io sono ISABELLA ti aspetto smack
RispondiEliminaGrazie, sono molto contenta che ti sia piaciuto anche perchè è un po' particolare. Passerò da te sicuramente. Ciao
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