Devo dire che ho una predilezione per la pasta fatta in casa. Forse perché in generale adoro tutto ciò che è più possibile naturale, casareccio e semplice. E non soltanto in cucina.
Per quanto riguarda il cibo mi piace avere la sensazione di sapere esattamente che cosa sto mangiando, in quanto composto esclusivamente da ingredienti scelti da me, e mi dà una soddisfazione enorme sapere che tutto quello che sta nel piatto è stato prodotto dalle mie mani.
Quando faccio la pasta in casa mi sembra sempre di assistere a un piccolo miracolo. Ma come è possibile che da due ingredienti così semplici ed elementari, come l’acqua e la farina, ne possa uscire un prodotto così ricco e così unico? Un prodotto malleabile a cui si può dare qualsiasi forma e che a seconda del condimento con il quale lo si accompagna può piegarsi a tutto senza però mai perdere la sua identità.
Quando ho visto (e poi ovviamente mangiato) per la prima volta le sagne ‘ncannulate ne sono rimasta estasiata. Sia per la forma davvero insolita, sia per il modo in cui bisogna lavorare la pasta per darle questo particolare aspetto, sia per il modo davvero eccezionale con cui si sposa con determinati condimenti.
Le sagne ‘ncannulate sono un tipo di pasta molto diffusa nel Salento e in qualche altra zona del sud Italia e normalmente vengono preparate con farina di semola di grano duro e acqua. L'impasto si prepara come al solito e quindi si stende con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile che poi si taglia a strisce larghe circa due centimetri.
Per attorcigliare le strisce di pasta si possono seguire due metodi. Il primo consiste nel porre una striscia di pasta davanti a se orizzontalmente, tenere ferma con una mano un’estremità e con l’altra mano girare la striscia su se stessa. L’altro metodo è quello di attorcigliare la striscia su un dito e quindi tirandone un’estremità riallungare la striscia (come si fa con le stelle filanti).
Uno dei condimenti più usuali con il quale accompagnare le sagne – oltre al sugo di pomodoro - è la ricotta.
Ovviamente deve essere una bella ricotta fresca e artigianale e non serve nient’altro, né burro, né olio, né acqua, né formaggio grattugiato.
SAGNE ‘NCANNULATE DI FARRO ALLA RICOTTA
Ingredienti per quattro persone
250 g di farina di farro
100 g di farina di semola di grano duro
300 g di ricotta
acqua, sale
Mescolate le due farine e impastatele con un po’acqua, quanta ne basta per ottenere un impasto sodo ed elastico.
Fate riposare l’impasto coperto per circa quindici minuti e quindi stendetelo con il mattarello in una sfoglia sottile ma non troppo (circa due millimetri).
Tagliate la sfoglia in strisce larghe circa due centimetri e quindi arrotolate ciascuna striscia su se stessa come ho spiegato sopra e ponete le strisce arrotolate e piegate in due sul piano di lavoro dove le lascerete asciugare almeno mezza giornata, l’ideale sarebbe prepararle la sera per consumarle a pranzo il giorno dopo o la mattina per consumarle a cena.
Fatele cuocere in acqua bollente salata e scolatele in una ciotola dove avrete precedentemente disposto la ricotta leggermente lavorata con una forchetta.