Lo chef egiziano Moustafa El Refaye deve fare il suo lavoro con grande passione. L'ho conosciuto insieme ad altre amiche e colleghe di blog lo scorso settembre a Cagliari in occasione del MedDiet Camp, splendida iniziativa volta a promuovere la dieta mediterranea e di cui avevo già parlato all'epoca, postando per l'occasione la ricetta dell'hummus che ci era stata proposta dallo chef libanese.
Quattro chef, appunto, ci avevano cucinato alcune ricette tipiche dei loro paesi e tutti noi, appassionati di cucina, li avevamo seguiti con grande interesse ed ammirazione. Lo chef egiziano aveva addirittura preparato per noi un opuscolo in cui venivano riportate le ricette preparate per quell'occasione. Eccolo qui alle prese con un piatto a base di bulgur e gamberi.
Alcune di quelle ricette mi sono entrate nel cuore quasi quanto quelle bellissime giornate che ricorderò per sempre.
Così come la zuppa di lenticchie dello chef egiziano, non l'avevo mai assaggiata, preparata come deve essere con le lenticchie rosse, speziata e molto brodosa. Fantastica! Un concentrato sanissimo di sapore. Molto adatta anche in questo periodo in cui ancora tanto caldo non fa (e poi si può consumare bella calda ma anche tiepida) dopo gli eccessi dei pranzi pasquali, si può fare anche senza utilizzare nessun grasso.
Ho seguito la ricetta dello chef però ho dovuto apportare qualche variazione per ottenere un risultato simile a quello della zuppa che aveva preparato lui quel giorno.
ZUPPA EGIZIANA DI LENTICCHIE ROSSE
Ingredienti per quattro persone
100 g di lenticchie rosse
1 cipolla piccola
3 spicchi d'aglio
1 cucchiaio di pomodoro concentrato
1 carota
cumino in polvere, sale e pepe a piacere
limone, olio e aglio per guarnire
Sciacquate le lenticchie e mettetele in una pentola capiente insieme alla cipolla e all'aglio tritati, alla carota tagliata a pezzetti, al concentrato di pomodoro, al sale, al pepe e al cumino. Aggiungete abbondante acqua (più o meno un litro, un litro e mezzo) e fate cuocere per trenta minuti.
A fine cottura, aggiustate di sale, pepe e cumino se ce ne fosse bisogno, frullate tutto con un frullatore ad immersione e servite completando con una spruzzata di limone e un po' d'olio nel quale avrete fatto friggere uno spicchio d'aglio schiacciato.
Io ho usato i semi di cumino invece del cumino in polvere, li ho fatti tostare leggermente e poi li ho pestati nel mortaio prima di aggiungerli alla zuppa e poi ne ho usato qualcuno intero da aggiungere alla fine. Non ho aggiunto invece l'olio con l'aglio, è talmente buona e saporita questa zuppa che non ce n'era bisogno. Invece del concentrato di pomodoro si possono utilizzare nella loro stagione un paio di pomodori freschi tagliati a pezzetti.
La zuppa deve essere molto, ma molto, liquida, è questa la sua particolarità, oltre all'utilizzo del cumino, rispetto alle zuppe della nostra tradizione, quindi se ce ne fosse bisogno aggiungete tanta acqua quanta ne serve per ottenere un composto parecchio brodoso.