Ed eccomi qua per un nuovo appuntamento
con lo
Starbooks Redone come ogni primo mercoledì del mese.
Ho già capito che si tratta per
me di un’occasione per esplorare cucine diverse dalla nostra, cosa che mi piace
molto, perché in cucina sono curiosa e amo scoprire sapori e profumi nuovi. E
poi, quando porto in tavola un piatto di un altro paese è un po’ come farci un
piccolo viaggio e immaginare di essere seduti nella cucina di qualcun altro che
vive chissà dove.
Inoltre c’è da dire che dovendo
replicare ricette già preparate dalle Starbookers, o comunque tratte dai libri
già passati in rassegna dallo Starbooks, l’unico mi pare di cucina italiana da
cui poter attingere sarebbe quello di Cracco… e siccome ho già perso un
pomeriggio dietro alla sua crostata al limone, che considero una delle mie
peggiori disavventure in cucina, beh… ci siamo capiti no?
E così dopo la stupefacente
crema di cavoletti di Bruxelles di The Unofficial Downton Abbey Cookbook, i
croccantissimi
anelli di cipolla fritti di Martha’s American Food, i fantastici
falafel di Yotam Ottolenghi, eccomi qui incredibilmente con un’altra ricetta
tratta da The Unofficial Downton Abbey Cookbook, libro nato sulla scia della
serie televisiva
Downton Abbey.
Dico incredibilmente perché mai avrei pensato che un libro di ricette sulla
cucina inglese edoardiana potesse attirarmi così tanto. Ma dopo la scoperta
della crema di cavoletti dovevo assolutamente provare questo
edwardian tikka masala chicken, ricetta che
aveva testato l’amica
Alessandra e che mi aveva conquistato immediatamente.
Questo è un piatto che viene da
molti considerato inglese ma il suo fascino sta nell’influenza che la cucina
indiana ha avuto nella sua origine. E quindi, come dicevo prima, con questo
pollo speziato sono andata lontanissimo, sono stata in Inghilterra passando
però dall’India e ho viaggiato non solo nello spazio ma anche nel tempo per
ritrovarmi all’epoca edoardiana.
Perché questo piatto è
perfettamente riuscito e più il piatto riesce e più il trip è assicurato.
Questo tikka masala chicken è assolutamente da provare. Non bisogna
assolutamente farsi spaventare dalla quantità di spezie utilizzate perché è più
difficile leggerla la ricetta che farla, ve lo assicuro. Ormai tutte le spezie
che vengono impiegate per questa preparazione sono facilmente reperibili, l’unica
che ancora non ho visto qui dalle mie parti è il garam masala, che però fortunatamente
avevo in dispensa per averlo comprato l’ultima volta che siamo stati a Roma. Ed
è proprio il garam masala che caratterizza questo pollo succosissimo che, per
chi non lo sapesse, è un mix di spezie (un curry) tipico della cucina indiana (coriandolo,
cumino, pepe, cannella, zenzero, cardamomo verde e nero, chiodi di garofano,
noce moscata etc. etc.).
La carne di pollo (la coscia) tagliata a
tocchetti (tikka) e marinata in yogurt arricchito da spezie, viene poi infilzata
sugli spiedini per essere cotta su una piastra calda. Quindi i pezzi di
pollo vengono tolti dagli spiedi e amalgamati ad una salsa speziata che è stata
fatta cuocere a parte. Ne viene fuori un piatto straordinario da servire con
riso basmati e/o con pane naan (io li ho accompagnati con riso basmati e pane chapati,
preparato semplicemente con farina integrale impastata con acqua tiepida, fatto
riposare per un’ora, diviso in tante piccole palline poi stese in sfoglie
sottili dalla forma rotonda e cotte sulla piastra calda).
E ora la ricetta, che prendo da Alessandra che ho seguito
alla lettera senza sentire la necessità di apportare alcuna variazione, se non
per quanto riguarda le tre cosce di pollo, che per comodità (trovo che sia più
facile levare pelle e ossa) ho sostituito con sei sovracosce. Alla fine della
ricetta le mie considerazioni.
EDWARDIAN TIKKA MASALA CHICKEN
da Emily
Ansara Baines – The Unofficial Downton Abbey Cookbook – Adams Media
per la marinata
1 cup di yogurt (245 g) intero
2 cucchiai di succo di limone
2 cucchiaini di cumino in polvere
1 cucchiaino di cannella
2 cucchiaini di pepe di Cayenna, in polvere
2 cucchiaini di pepe nero, in polvere
1 cucchiaino di peperoncino, in polvere
1 cucchiaio di zenzero fresco, macinato
1/2 cucchiaino di sale
per la carne
3 cosce di pollo senza ossa e senza pelle, tagliate in
pezzi di media grandezza
4 lunghi spiedi (o 4 stuzzicadenti lunghi)
per la salsa
1 cucchiaio (15 g) di burro
1 spicchio d'aglio, tritato
1 peperoncino, tritato
1 cucchiaino di coriandolo fresco, tritato
1 cucchiaino di cumino in polvere
1 cucchiaino di paprika
1 cucchiaino di garam masala
1/2 cucchiaino di sale
8 once (circa 220 g) di salsa di pomodoro
1 cup (245 g) di panna
1/4 cup (5 g) di coriandolo tritato
Preparazione
1. In una
capiente casseruola di alluminio, mescolare lo yogurt, il succo di limone, il
cumino, la cannella, i due pepi, il peperoncino, lo zenzero e il sale.
Aggiungere il pollo, coprire e lasciar marinare in frigo per almeno un'ora. Più
a lungo lo si lascia, migliore sarà il sapore.
2.
Preriscaldare il grill al massimo. Ungere leggermente la griglia. Scolare il
pollo dalla marinatura, scartandola. Far grigliare circa 5 minuti per parte, infilzato
sugli spiedi.
3. Preparare la
salsa.
Far sciogliere
il burro in una grande padella. Farvi saltare l'aglio e il peperoncino per 1-2
minuti. Insaporire con tutte le altre spezie e lasciar sobbollire per 3-5
minuti. Aggiungere la salsa di pomodoro e la panna e far cuocere a fuoco lento
per 25-30 minuti, fino a che si addensa.
4. Togliere il
pollo dagli spiedi, aggiungerlo alla salsa e far sobbollire per altri 5-7
minuti, con l'avvertenza che sia sempre ben coperto da quest'ultima. Togliere
dalla padella, cospargere di coriandolo e servire accompagnato da riso basmati
e pane naan.
NOTE
Ho resistito alla tentazione di
ridurre la quantità di panna utilizzata fidandomi anche di Alessandra che lo ha
definito un piatto leggero nonostante la quantità dei grassi impiegati e trovo
di aver fatto assolutamente bene. La quantità di spezie utilizzate, la
marinatura nello yogurt e l’unione con la salsa di pomodoro rendono il piatto
incredibilmente leggero nonostante la quantità di panna. La salsa si riduce
notevolmente e il colore molto tenue e rosato da cruda, una volta ridotta
diventa molto più acceso.
La marinatura del pollo e la sua cottura sulla piastra prima
di essere ripassato nella salsa, rendono la carne incredibilmente morbida e
succosa.
Se non avete il coriandolo non pensate, come molti dicono,
che sia sostituibile con il prezzemolo, perché l’unica cosa che hanno simile è
il colore e la forma delle foglie. Il sapore invece è completamente diverso e
ve lo dice una che ha difficoltà a reperirlo ma se lo trovate in vaso cresce
molto bene (proprio come il prezzemolo) senza bisogno di troppe cure.