Barbara, mia cognata, è partita per l’Afghanistan. A ventinove anni si ritrova un’altra volta (questa è la sua seconda missione con l’esercito italiano) nella base di Herat, dove festeggerà il suo trentesimo compleanno e altri sei mesi in mezzo alla polvere del deserto che ricopre ogni cosa.
Questa torta la voglio dedicare a lei, perché è una torta che sa di casa, e a tutti i soldati italiani impegnati nelle missioni all’estero, lontani dai loro affetti e dalle loro famiglie, a rischiare la vita ogni giorno, spesso ingiustamente e crudelmente accusati di essere solo dei mercenari, come se esistesse una cifra che possa ripagare un sacrificio del genere e come se non esistesse più alcun ideale che possa giustificarlo.
Ingredienti
per la pasta frolla alle mandorle
250 g di farina 00
30 g di farina di mandorle
90 g di zucchero
140 g di burro
1 uovo
un pizzico di sale
scorza di limone grattugiata
per la crema pasticciera
100 g di zucchero
50 g di farina 00
½ litro di latte
4 tuorli d’uovo
un pizzico di sale
scorza di limone grattugiata
per completare
frutti di bosco a piacere (io ho usato more, lamponi e mirtilli)
gelatina per dolci per lucidare
2 cucchiai di confettura di albicocche
Preparate la pasta frolla. Mescolate lo zucchero, la farina 00, la farina di mandorle e il sale. Aggiungete il burro freddo a pezzetti e formate delle briciole quindi aggiungete l’uovo. Amalgamate tutti gli ingredienti velocemente e formate una palla, avvolgetela nella pellicola e riponetela in frigo.
Nel frattempo preparate la crema pasticciera. Mettete i tuorli in una casseruola, unite lo zucchero, il sale e la farina setacciata. Mescolate bene il composto, deve risultare fluido e liscio. Aggiungete il latte freddo a filo sempre mescolando. Ponete la casseruola sul fuoco e mescolando in continuazione portate ad ebollizione, tenete la casseruola sul fuoco ancora un paio di minuti, quindi spegnete ed aggiungete la scorza di limone grattugiata.
Prelevate due terzi di pasta e stendetela con un mattarello ottenendo una forma rotonda per uno stampo a cerchio apribile di 24 cm di diametro precedentemente imburrato.
Con la rimanente pasta formate un rotolo lungo quanto il diametro dello stampo e ponetelo sul bordo della frolla e incidetelo con il dorso di una forchetta. Bucherellate la pasta con una forchetta e mettete in forno a cuocere per i primi cinque minuti a 200° e poi terminate la cottura a 160° .
Fate raffreddare la frolla e poi spalmateci sopra la gelatina di albicocche e quindi la crema pasticciera. Mettete sopra la crema i frutti di bosco e lucidate la superficie con la gelatina per dolci.
Con questo post partecipo alla raccolta di Cucchiaio e Pentolone, la frutta la metto nel dolce.
Con questo post partecipo alla raccolta di Cucchiaio e Pentolone, la frutta la metto nel dolce.
sono certo che lei avrà apprezzato motlo il tuo pensiero, si non è una situazione facile proprio in questi giorni
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento. È vero, ha apprezzato, l‘ho sentita da poco grazie a internet. In certe situazioni anche le cose più semplici sembrano speciali.
RispondiEliminaCerte donne hanno una forza e un coraggio fuori dal comune, le ammiro perché io non ho nessuna delle due doti. La crostata è splendida! ciao e buona serata!
RispondiEliminaCiao Maria Pia. Le faranno piacere le tue parole. È una donna con gli attributi e per affrontare certe avventure bisogna proprio aver coraggio. Ciao e grazie ;)
Eliminagrazie per la ricetta, ma soprattutto per la testimonianza che dai su questi giovani che fanno cose esemplari, alla faccia di chi li chiama bamboccioni!
RispondiEliminaGrazie a te Dauly. Si parla sempre degli esempi negativi quando forse, a volte, sarebbe meglio parlare anche di quelli positivi. Per fortuna non ci sono solo bamboccioni. Ciao e a presto ;)
EliminaCaspita che coraggio! Per fortuna ci sono persone come lei e di certo questo post, magari, la farà sentire un pò più vicina a casa..
RispondiEliminaUn abbraccio
È vero Mimi. E oltre al coraggio bisogna avere anche la capacità di riuscire a passare così tanto tempo in un posto lontano dal mondo. Ciao e a presto
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