La Rioja è una delle più piccole comunità autonome della Spagna e si trova a sud dei Paesi Baschi. È attraversata dal fiume Ebro e da un suo affluente, il fiume Oja (in spagnolo rio Oja), dal quale prende il nome.
È una regione bellissima, ricca di contrasti e di colori. Lo sguardo di perde nelle sue valli, le sue pianure e le sue colline, nella sua terra color ocra spezzata dal verde intenso delle viti e dall'oro del grano maturo.
Ci siamo fermati in un monastero, a San Millán de la Cogolla, situato in una vallata incantevole dove la pace regna sovrana.
Nel Monasterio de Yuso, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità, imponente complesso detto anche El Escorial de la Rioja, si trovano varie opere d’arte, e interessante è la sua biblioteca ricca di manoscritti, alcuni risalenti al X secolo, tra le più antiche testimonianze della lingua castigliana.
Non lontano si trova un altro monastero, il Monasterio de Suso, costruito sulle grotte dove visse San Millán (Sant’Emiliano).
Nell’albergo, bellissimo, situato proprio in un’ala all’interno del Monasterio de Yuso, si respirava aria d’altri tempi. Abbiamo mangiato nel suggestivo ristorante accompagnando la cena con dell’ottimo vino Rioja.
La comunità de La Rioja, dove si produce vino fin dal tempo dei romani, è infatti nota soprattutto per la produzione del miglior vino spagnolo. Il vitigno è il Tempranillo, che a volte viene mischiato insieme al Garnacha, Graciano e Mazuelo.
Non potevamo non visitare una delle tantissime cantine della zona (bodegas) e assaggiare il vino che vi si produce, caratterizzato, rispetto alla maggioranza dei vini rossi, dalla lunga maturazione in botti di rovere americano (dai quattro a dieci anni e anche più).
Anche oggi voglio concludere questa tappa del nostro viaggio con una ricetta spagnola, non proprio della Rioja, ma che rappresenta una delle tapas più tradizionali.
PATATAS ALIOLI
Ingredienti per quattro persone
3 patate
1 tuorlo d’uovo
1 cucchiaio di aceto
1 spicchio d’aglio grande
½ bicchiere d’olio d’oliva
½ bicchiere d’olio di mais
1 cucchiaio d’acqua
sale, pepe
Preparate la salsa alioli. Frullate il tuorlo, l’aceto, l’aglio, il sale, il pepe e quindi, senza smettere di frullare, aggiungete l’olio d’oliva a filo e poi l’olio di mais fino a che la salsa si sarà addensata. La salsa deve avere la giusta fluidità per nappare le patate quindi è necessario aggiungere alla fine anche un cucchiaio d’acqua.
Preparate le patate. Si possono semplicemente bollire con la buccia e poi spellare e tagliare a cubetti o, meglio ancora, come faccio di solito, si possono cuocere nel microonde. Si pelano, si tagliano a cubetti di circa 2 cm per lato, e si mettono in un recipiente adatto al microonde con un dito d’acqua e si cuoce a recipiente coperto alla massima potenza (ci vorranno circa 5 minuti) mescolandole a metà cottura. In questo modo rimangono compatte, anche se tenere all’interno, e talmente saporite da non essere necessaria neanche l’aggiunta di sale.
Coprite le patate con la salsa quando sono ancora calde e poi lasciatele raffreddare. Servitele a temperatura ambiente in una terrina dalla quale ognuno si servirà con degli stuzzicadenti.
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