Inizia oggi con questo post un capitolo dedicato alla Spagna, il paese che amo di più in assoluto dopo l’Italia e che mi ha ospitato per un periodo della mia vita. L’occasione nasce dal nostro ultimo viaggio (siamo appena tornati) che da Barcellona ci ha portato verso i Paesi Baschi attraversando l’Aragona, la Navarra, i vigneti della Rioja e che si è concluso a Pamplona all’inizio de la feria de San Fermin e dei famosi encierros.
Quando abbiamo organizzato questo viaggio e tutte le sue tappe, mai più avremmo immaginato che la nazionale di calcio italiana sarebbe arrivata a disputare la finale dei campionati di calcio europei. Che ci sarebbe arrivata la nazionale spagnola era abbastanza prevedibile ma l’Italia no, proprio no. E quindi mai più avremmo immaginato che ci saremmo ritrovati a dover guardare la finale Spagna-Italia proprio nella tana del nemico. Ma questo ha reso meno triste la sconfitta, perché almeno abbiamo potuto assistere ai festeggiamenti degli spagnoli su e giù per las ramblas (con un po’ di amarezza).
E questa è la foto più romantica...bandiera matrimoniale!
La giornata era già iniziata un po’ storta. Pioggia a dirotto e noi intrappolati senza ombrello nella Sagrada Familia dopo aver fatto mezz’ora di coda per entrare (per fortuna ancora non aveva iniziato a piovere). Beh…devo ammettere, poteva capitarci un riparo peggiore.
E visto che la pioggia non ne voleva sapere di cessare, corsa verso la metro, tappa al Corte Inglès in Plaza Catalunya in cerca di un ombrello. Non l’avessimo mai fatto! Ci siamo trovati letteralmente catapultati nel girone infernale de las rebajas (i saldi) dal quale abbiamo faticato non poco, complice la pioggia battente, ad uscire. E mentre me ne stavo in coda alla cassa con il mio bottino (sigh!) le commesse, tra uno scontrino e l’altro, iper indaffarate, parlavano tutte del grande evento della serata, la finale. E una diceva a un’altra “Sai, a me il calcio non è che piaccia più di tanto. Ma una partita così chi se la può perdere. Me la devo vedere. Sono proprio curiosa di sapere come andrà a finire” e intanto mi guardava sorridendo, cercando una complicità che, non poteva saperlo, ovviamente non le potevo dare. E quando è arrivato il mio turno, insieme allo scontrino mi ha rifilato un buono sconto, spiegandomi che valeva solo in caso di vittoria della Spagna. Eh già…erano tutti proprio molto convinti…
A me non piace molto la folla e nonostante apprezzi da sempre il calcio e soprattutto gli eventi internazionali non amo molto le partite viste in piazza. Ma, in questo caso, data l’occasione particolare, ci sarebbe piaciuto vedere la finale su un maxi schermo all’aperto insieme agli spagnoli. Non è stato però possibile perché Barcellona è stata forse l’unica città in tutta la Spagna a non avere allestito alcun maxi schermo per l’evento. Cosa che ha scatenato non poche polemiche di natura politica tra la popolazione. Come se il prendere distacco dalla nazionale di calcio spagnola possa rappresentare una scelta di coerenza con il sentirsi catalani. Mah…certe cose non le capirò mai.
E allora abbiamo deciso di vedere la partita in uno dei tanti locali di Barcellona, anche se trovare un tavolo libero davanti allo schermo è stata un’impresa al limite dell’impossibile. Quando alla fine ci siamo riusciti la partita era già iniziata, l’unico tavolo decente era lontano dallo schermo e seminascosto da una colonna, nel tavolo accanto c’era una comitiva di ragazzi francesi (i quali ovviamente tifavano per gli spagnoli in maniera ancora più sfegatata degli spagnoli stessi tanto era il desiderio di veder perdere gli italiani), il cameriere continuava a ostruirci la visuale già precaria continuando a passarci davanti portando caraffe di sangria ai tavoli vicini e noi, davanti a due crocchette di prosciutto iberico (rimasteci per ovvi motivi altamente indigeste) siamo stati gli unici a non alzarci in piedi applaudendo e urlando ai gol degli spagnoli.
Ma ci siamo fatti talmente tante risate che quella serata ce la ricorderemo per tutta la vita.
Ci sarà invece rimasto particolarmente male questo camionista che abbiamo incontrato durante il viaggio di andata in autostrada e che aveva manifestato il suo particolare entusiasmo per la vittoria contro la Germania nella semifinale in questo simpatico modo.
Le crocchette in Spagna sono molto apprezzate e non mancano mai nei bares de tapas più tradizionali. Sono diverse dalle crocchette alle quali di solito siamo abituati in Italia, perché vengono fatte prendendo come base una besciamella abbastanza densa alla quale si aggiunge poi l’ingrediente principale, solitamente pollo, tonno, baccalà o prosciutto crudo.
CROQUETAS DE JAMÒN IBERICO (CROCCHETTE DI PROSCIUTTO CRUDO)
Ingredienti per otto crocchette
50 g di burro
4 cucchiai di farina
¾ di tazza di latte
150 g di prosciutto crudo abbastanza stagionato e tagliato in fette spesse
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
noce moscata
sale e pepe
1 uovo
pangrattato
olio per friggere
Preparate la besciamella. Fate sciogliere il burro in un pentolino, aggiungete la farina e fatela cuocere per due o tre minuti fino a quando comincerà a dorare quindi aggiungete il latte precedentemente riscaldato e portate a bollore mescolando. Spegnete il fuoco, salate, pepate e aggiungete un pizzico di noce moscata grattugiata. Aggiungete quindi il prosciutto crudo tagliato a cubetti piccoli e il prezzemolo e fate raffreddare il composto, quindi riponetelo in frigo per un paio d’ore.
Prendete il composto e formate le crocchette bagnandovi le mani. Passatele nell’uovo sbattuto e poi nel pane grattato e poi riponetele nuovamente in frigo per un’altra ora. Questa operazione servirà per non farle aprire durante la frittura.
Friggete le crocchette in abbondante olio caldo fino a che diventeranno dorate.
Ma quanto mi sta piacendo il tuo blog...
RispondiEliminaBraci&Abbracci
Bellissime le foto e i tuoi racconti di viaggio! quella col camion è da incorniciare :-)) adoro tutto ciò che è crocchetta, e questa non fa eccezzione!! grazie ancora di tutte queste ricette! un bacione!
RispondiEliminaPer chi lo desiderasse, da noi può trovare il miglior Jamon sia Iberico che Serrano (affettato, a pezzo o intero).
RispondiEliminaEÑE - Prodotti Tipici Spagnoli
http://www.ene-milano.it/IT/jamon-iberico-di-bellota-affettato
http://www.ene-milano.it/IT/jamon-serrano-do-teruel-affettato