Oggi un piatto che non è una vera e propria ricetta ma solo un consiglio, per chi non è triestino, su come gustare un bel fritto di alici.
Come si sa i nomi dei pesci variano molto da luogo a luogo. A Trieste le sarde le chiamano sardelle e le alici vengono chiamate sardoni, per trarre in inganno, visto che il suffisso accrescitivo parrebbe indicare un pesce molto grande quando invece si tratta di uno dei pesci più piccoli che il nostro mare possa offrire.
I triestini si difendono rispondendo che in realtà i sardoni hanno un nome diverso da tutti gli altri perchè sono una particolare specie di alici che si trova solo nell’alto adriatico e in particolar modo nel golfo di Trieste.
Comunque, qualsiasi sia il loro nome, le alici/sardoni cucinati alla maniera triestina sono veramente ottimi.
La particolarità sta semplicemente nel fatto di impanarli prima di friggerli e quindi passarli prima nell’uovo e poi nel pane grattugiato per poi gettarli nell’olio bollente per due minuti, quando normalmente vengono semplicemente infarinati. L’impanatura li rende più croccanti e saporiti senza togliere nulla al sapore del pesce. L’unico accorgimento per la frittura è quello di usare un olio di semi in quanto l’olio extravergine di oliva (che io normalmente uso per qualsiasi cosa) in questo caso coprirebbe troppo il sapore delle alici.
L’altra particolarità è che solitamente vengono serviti con un contorno di radicchietto triestino, un insalatina dalle foglie molto piccole e leggermente amarognole che insieme ai fagioli aiuta ad alleggerire il sapore e la pesantezza della frittura.
Come ultimo tocco non possono mancare due patatine chips preparate tagliando sottili sottili le patate e facendole friggere (prima del pesce) nell’olio bollente.
Certo, stiamo parlando di fritto, non propriamente quindi di una ricetta light. Ma è un piatto che ogni tanto ci si può concedere perché nonostante (o grazie) alla sua semplicità è un piatto da urlo.
600 g di alici
2 uova
pane grattugiato
olio di semi
tre limoni
radicchietto/insalatina
fagioli borlotti
due patate
Pulite le alici togliendo loro la testa e le interiora e poi la lisca centrale aprendole a libro (oppure fate fare tutto dal vostro pescivendolo).
Passate le alici nell’uovo sbattuto e poi nel pane grattugiato e quindi friggetele brevemente nell’olio ben caldo fino a che non sono dorate.
Servitele insieme all’insalatina con i fagioli e alle patatine chips guarnendo con gli spicchi di limone.
La ricetta tradizionale prevede un primo passaggio nella farina prima di passare all'uovo.
RispondiEliminaVeramente a Trieste li ho visti fare sia con la farina che senza farina. Io li preferisco senza farina e ti do anche una spiegazione. La carne delle alici è molto delicata, se prima le passi nella farina raccoglieranno una quantità di uovo maggiore che a me un po' disturba nel sapore perchè copre quello del pesce. Mentre se le passi direttamente nell'uovo rimane quel velo sottilissimo strettamente necessario per fare aderire il pane grattugiato necessario per la frittura.
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