Ecco, forse si sarà già capito,
io non sono un’amante dei dolci. Però adoro i dolci dolci, sarebbe a dire
quelli che sono talmente dolci al punto da risultare quasi stucchevoli. Ed è
per questo che mi piacciono da morire quelli della tradizione greca e turca,
ricchi di sciroppi zuccherini.
Per lo stesso motivo adoro le
cartellate, quelle al miele (perché ci sono anche quelle al vin cotto), per cui
potrei fare pazzie. Dolcetti dalle origini antichissime, ancora oggi vengono
preparati in Puglia e in Basilicata in occasione delle festività natalizie.
L’impasto è senza lievito, né burro, né uova, ma composto da ingredienti
antichi e poveri, quelli che da sempre c’erano a disposizione nelle zone
dell’Italia meridionale, farina, vino bianco e olio d’oliva, ingrediente
quest’ultimo che rende la pasta gustosa e friabile anche dopo giorni.
La ricetta mi è stata tramandata
dalla mia nonna paterna che era pugliese, alla quale l’ho chiesta, per poi
trascriverla, ancora quindicenne. E ringrazio ancora oggi per averlo fatto
perché purtroppo tante sue ricette (era una cuoca eccezionale) che lei stessa appuntava
su un quadernone scrivendole minuziosamente con una calligrafia d’altri tempi,
sono andate perse dopo la sua morte, in quelle pagine strappate da qualcuno non
si sa perché.
Cartellate
Ingredienti
250 g di farina 00
50 g di zucchero
50 g di olio
extravergine d’oliva
vino bianco secco
q.b.
olio d’oliva per
friggere
½ bicchiere di miele
Impastate la farina con lo
zucchero e l’olio e poi aggiungete il vino quanto basta per ottenere un
composto elastico ma non troppo morbido.
Stendete l’impasto in una sfoglia
molto sottile (qualcuno usa la sfogliatrice per fare la pasta in casa), quindi,
con una rotellina tagliate delle strisce lunghe circa trenta centimetri e
larghe due o tre centimetri.
A questo punto, piegando
l’impasto in due per la lunghezza, pizzicatene le estremità ogni due
centimetri.
Quindi arrotolate la striscia su
se stessa, pizzicando ogni tanto l’impasto, in maniera tale da ricavare una
rosellina.
Procedete nello stesso modo fino
a terminare tutta la pasta. Quindi scaldate l’olio in un tegame da frittura e
procedete a friggere le cartellate un po’ alla volta girandole nell’olio fino a
che diventano dorate (ci vorranno due o tre minuti ciascuna).
Scolate le cartellate per togliere
l’olio in eccesso e disponetele su della carta assorbente.
Mettete il miele in un pentolino
e scaldatelo a fuoco dolce fino a farlo diventare liquido quindi passatevi le
cartellate una ad una in maniera tale che siano rivestite di miele e riponetele
in un contenitore una sopra l’altra.
Si possono gustare così, oppure
cospargere di granella di zucchero o mandorle.
Con questo tipico dolce della tradizione natalizia italiana partecipo al contest di Dolci a go go, Dolci sotto il vischio.
Che meraviglia ,ma queste sono opere d'arte dispiace anche mangiarle......
RispondiEliminaRitratto una la assaggerei molto volentieri :-)
No, non dispiace proprio mangiarle... hai fatto bene a ritrattare ;))) se potessi te ne maderei un vassoio in quel di Bilbao!
EliminaLunedì perte la produzione di cartellate a casa mia, le facciamo ogni anno qualche giorno prima di Natale, io però le mangio solo col vincotto!
RispondiEliminaBaci
Non avevo dubbi che partiva pure a casa vostra la produzione di cartellate ;)
EliminaSai che con il vincotto non le ho mai assaggiate? Mia nonna le faceva con il miele, che poi a me piace molto.
Baci!
io le cartellate le ho sempre fatte ma quest'anno, dato che arriverò a casa solo il 20, mi limiterò a mangiarle, a me piacciono semplicemente spolverate con zucchero a velo, sono buonissime e croccantissime! La tua esecuzione mi sembra perfetta, le foto poi sono piene di calore! un abbraccio e buona serata!
RispondiEliminaCiao cara! È vero, anche solo con un po‘ di zucchero a velo sono squisite. A me piace molto anche il rito che c‘è dietro alla loro preparazione. Immagino che ti dispiaccia non poter partecipare quest‘anno, però è già una bella cosa poterle mangiare ;) Baci e buona serata anche a te!
EliminaVolevo farti i complimenti per il blog, l'ho scoperto da poco per caso, ma ho già sbirciato diverse tue ricette, tutte bellissime! brava! Non ho mai assaggiato le cartellate, sembrano davvero buonissime!!!
RispondiEliminami sono anche aggiunta ai lettori fissi :) Passa anche da me se ti va! a presto,
flora
Ciao Flora! Piacere di conoscerti e grazie per i complimenti. Le cartellate in effetti sono buonissime davvero! Passo anch‘io da te. Ciao e grazie
EliminaCiao, non conoscevo questo delizioso dolce molto scenografico!!!
RispondiEliminaVisto la mescolanza di terre che hai frequentato, il tuo blog è un bel mix di ricette e tradizioni!!!
Ti seguo e se ti fa piacere passa a trovarmi.
A presto.
Ciao Laura, piacere di conoscerti! In effetti le cartellate non sono molto conosciute al di fuori delle zono di cui sono tipiche. Però sono un dolce molto natalizio e dalle origini antiche. Passo anch'io da te!
Elimina¡Wow! Qué dulce más bonito. Dale las gracias a tu abuela por haber querido compartir una de sus recetas contigo y ahora con quienes te leen.
RispondiEliminaAquí, en España, hay una receta que lleva los mismos ingredientes, si no parecidos. Se llaman "Orejas". Son típicas en el Carnaval, en febrero. Curiosamente, mi abuela materna las hacía, aunque se llevó la receta con ella ... :(
Saludos.
Hola Yolanda! Conozco las orejas de Carneval y tienes razon, son muy parecidas a las cartellate. También aquì en Italia tenemos unos dulces tipicos en el Carneval muy parecidas a las orejas y tienen nombres distintos segùn las regiones de Italia, se llaman frappe, crostoli, chiacchiere.
EliminaA veces pienso a todas las recetas de mi abuela y que lastima que no le preguntè entonces como las hacìa...
Saludos.
le ho provate una volta sola tanti anni fa, complimenti perchè sono bellissime e mi hai messo addosso una grande curiosità di provarle
RispondiEliminaGrazie Günther! Guarda, sono pericolosissime, quando si inizia non si finirebbe più, sono troppo buone ;)
EliminaBuonissime sei stata molto brava nel prepararle sono tali e quali a quelle che ho mangiato in Puglia e devono essere anche buonissime anzi ne sono sicura un abbraccio Isabella
RispondiEliminaMi fa piacere che ti piacciano ;))) e che le trovi uguali a quelle che hai mangiato. Ciao e grazie!
EliminaDolce deve essere davvero moooooolto dolce!!!
RispondiEliminaUn abbracciotto
Si sono veramente dolcissime per la presenza del miele però sono croccanti e buonissime :)
EliminaChe buone!!!!
RispondiEliminaSì sì ... buone buonissime ! ;)
EliminaFantastiche!!! Ricetta ottima. Le ho portate al pranzo di natale dai miei suoceri e sono state molto apprezzate. Certo non erano belle come le tue ma erano proprio buone. Da rifare assolutamente.
RispondiEliminaFrancy
Brava!!! Complimenti perchè ci vuole un po' di pazienza. Però in effetti quando si mangiano si dimentica tutto ;)
EliminaChe meraviglia di ricetta Mari! Grazie
RispondiEliminaSempre mangiate (ehm...a scorpacciate!!) ma mai provate a farle. Pensavo fosse estremamente complicato, sai? Ma forse grazie a te qualcosa riuscirò a produrre...
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