sabato 16 novembre 2013

TESTAROLI DI CASTAGNE AI CAVOLETTI E NOCI CON FONDUTA DI TALEGGIO


Dell’autunno mi piace tutto. Quel raggio di sole ormai basso che spunta e scalda ancora e fa per un istante scordare che sta arrivando l’inverno. I colori caldi, i rossi accesi del sommacco che incendia il carso scagliandosi sul bianco della pietra calcarea. Il giallo delle foglie secche, di quelle ancora tenacemente ancorate agli alberi o il marrone acceso di quelle già cadute. Il profumo di muschio nei boschi e quello del fumo dei camini nei paesi.

E la luce, particolare, calda, avvolgente, che insieme alle prime nebbie rende i paesaggi eterei, come quelli delle fiabe. E la voglia di rallentare, di riposare, ma soprattutto di tacere. In autunno le parole diventano superflue. L’inizio del letargo, del corpo e della mente. Per rigenerarsi, attraverso i colori, il freddo e i suoi profumi.

mercoledì 13 novembre 2013

TORTA AL CIOCCOLATO SENZA LIEVITO CON CREAM CHEESE FROSTING OVVERO LA TORTA DELLA VERITÀ


La verità, come si sa, a volte è relativa.

Se vi è capitato di vedere il film Rashomon di Akira Kurosawa ne avete avuto un chiaro esempio. La trama del film è molto semplice ed è incentrata sul racconto da parte di persone diverse di un unico fatto, un omicidio. Il film, del 1950, mette in luce la relatività della verità e vuole far riflettere sulle mille sfaccettature che può assumere la realtà, a seconda del punto di vista di chi la analizza. Verità oggettiva e verità soggettiva. Realtà oggettiva e realtà soggettiva. Cos’è la verità? Quello che realmente accade o quello che ciascuno di noi vede nell’accadimento? Nel film ciascuno narra la propria versione dell’omicidio e alla fine, anziché riuscire a capire ciò che realmente è accaduto, la verità sfugge sempre più. Ogni racconto è plausibile. Ciascuno ha colto nell’accadimento dei fatti ciò che voleva o poteva cogliere, non ha più importanza ciò che è oggettivamente successo, perché la soggettività ha preso il sopravvento e la verità non è più una sola ma tante quante sono gli occhi di chi ha visto.

lunedì 4 novembre 2013

MINIFRICO DI GRUYÈRE, CECI E CUMINO CON SALSA AGRODOLCE ALLO YOGURT, CAROTE E LIME

 



Prima ancora di ricevere il pacco con i formaggi dalla Svizzera già avevo in mente più o meno quale sarebbe stata la mia proposta per il contest sui formaggi svizzeri, ovvero Swiss Cheese Parade di Tery del blog Peperoni e Patate.

Credo che tutti sappiano ormai che cosa sia il frico, uno dei piatti della tradizione friulana che meglio riesce ad  esaltare le caratteristiche e il sapore di un notissimo formaggio prodotto nelle stesse zone, il Montasio.
Ci tengo a fare questa premessa, perché sono molto attenta alla tipicità dei prodotti e delle ricette e portare il frico in Svizzera potrebbe innervosire qualcuno :)