Chi mi segue avrà notato il mio
sfogo di qualche giorno fa relativo ai licenziamenti, a mio avviso
ingiustificati, che ci sono stati nell’ufficio in cui lavoro. Sfogo che
purtroppo la ragione mi ha portato a cancellare (ovviamente solo dal web) ma
non tanto per paura per me stessa (ormai sono talmente sfiduciata che non ho
paura più di niente) quanto per evitare di aggravare una situazione già molto
pesante per tante persone.
Riprendo con il Contest
2012 delle Fattorie Fiandino e con i loro fantastici prodotti che ho avuto l’opportunità
di provare.
Vi ho già parlato qui del metodo Kinara. Anche il formaggio che ho
utilizzato per la ricetta di oggi è stato prodotto con il caglio vegetale, si
chiama L’Ottavio Pichin e tra i formaggi che ho testato è quello che più mi ha
messo in difficoltà al momento di ideare una ricetta che potesse valorizzarlo.
E questo perché è un formaggio particolarissimo, prodotto con latte crudo al
quale prima del caglio viene aggiunta una birra artigianale miscelata con un
tris di diversi malti d’orzo. Con questa stessa miscela le forme vengono
massaggiate una ad una e il risultato finale è un formaggio che sa di caffè e
cacao e dove l’aroma del malto d’orzo si mescola armoniosamente con il sapore
del latte. La parte esterna è scura, racchiude molti sapori ed aromi e proprio
per questo va consumata insieme alla pasta.
Considerate tutte queste
particolarità mi è sembrato che fosse un peccato “cuocere” questo formaggio o
utilizzarlo per ricette in cui si dovesse fondere. E siccome il sapore è molto
particolare ma allo stesso tempo delicato, ho pensato di abbinarlo, crudo, ad
una crema di cannellini molto semplice, leggermente profumata al timo e di
accompagnarlo con dei crostini imburrati e tostati di pane di segale ai semi di
girasole.
Colgo l’occasione di ringraziare
Giulia, ovvero Rossa di Sera, per aver ospitato i miei agnolotti sul suo
bellissimo blog.
L’OTTAVIO PICHIN SU CREMA DI CANNELLINI
CON CROSTINI DI PANE AI SEMI DI GIRASOLE
Ingredienti per quattro persone
150 g di formaggio L’Ottavio Pichin
150 g di fagioli cannellini secchi
2 fette di pane di segale ai semi di
girasole
25 g di burro 1889
qualche foglioline di timo
sale, olio
qualche rametto di timo per la
decorazione
Mettete a bagno i fagioli almeno dodici ore prima dell’utilizzo.
Scolateli, sciacquateli e metteteli sul fuoco in un tegame coperti d’acqua e fateli
cuocere fino a quando saranno diventati morbidi (circa un’ora, un’ora e mezza) facendo
sì che rimanga un po’ della loro acqua di cottura. Alla fine salateli,
aggiungete qualche fogliolina di timo, un po’ d’olio e frullateli fino a
ridurli in una crema abbastanza densa e non troppo liscia.
Nel frattempo imburrate le fettine di pane, tagliatele
a dadini che rosolerete in una padella fino a farli diventare croccanti.
Tagliate a cubetti L’Ottavio Pichin. Servite la
crema di cannellini ben calda con sopra i dadini di formaggio e di pane e
decorate con i rametti di timo.
nel tuo blog non ci sono mai ricette banali, poi si trovano anche informazioni interessanti, brava!
RispondiEliminaun abbraccio e buona giornata!
Grazie e ricambio il complimento. Anche nel tuo blog mai ricette banali e resto sempre a bocca aperta davanti ai tuoi dolci. Buona giornata anche a te!
EliminaQuesto accostamento - sarà anche l'ora in cui sto leggendo - mi ingolosisce...
RispondiEliminaQuanto agli sfoghi via web: è un periodo lavorativo pesante un po' in tutti gli ambienti, con grandi amarezze e profonde delusioni, nel quale ci vogliono pazienza, determinazione e tanta tanta voglia di rimanere comunque fedeli a se stessi...
Claudette
Cara Claudette, hai detto bene... bisogna rimanere fedeli a se stessi nonostante le amarezze e le delusioni. È necessario farsi forza e cercare di essere positivi sempre perché se ci si butta giù è ancora peggio. Grazie per la tua visita e le tue parole.
EliminaMamma mia, ma che cos'è questa crema??? E quel delizioso pane di segale ai semi? E quel profumatissimo formaggio???
RispondiElimina(leggi: quand'è che mi inviti a casa tua a cena???? :-D)
Sei veramente brava, hai un'inventiva e una creatività fuori dal comune, che ti portano a creare piatti raffinati a partire da ingredienti semplici, ma di prima qualità.
Mi dispiace tantissimo per la situazione del lavoro, l'atmosfera dev'essere pesantissima e con l'aria che tira non c'è molto da stare allegri. :-(
Un abbraccio solidale.
Cara Mapi, non potevo ricevere complimento più bello, soprattutto considerando che sei tu a farmelo, visto che ti reputo bravissima e che mi piace molto il tuo approccio alla cucina. Grazie veramente ;)))
RispondiEliminae grazie anche per la solidarietà. fa sempre bene. a presto :)