Se devo pensare a un piatto che
mi ricorda il periodo in cui ho vissuto in Spagna mi vengono subito in mente le
patatas bravas. A casa con le
coinquiline spagnole si facevano molti esperimenti in cucina e vai con la paella,
il cocido madrileño, le tortillas, i garbanzos, i churros etc. etc.. Ma non
potrò mai dimenticare quel localino in Calle Mayor, ad Alcalá de Henares, che
si chiamava Las cuadras de Rocinante (le
stalle di Ronzinante). Tenendo presente che Ronzinante era il cavallo di Don
Chisciotte, mai nome fu più azzeccato visto che il ristorante si trova quasi di
fronte alla casa che nel 1547 diede i natali a Miguel de Cervantes.
Sono andata a vedere sul web, il
ristorante c’è ancora ed è uguale a come me lo ricordavo, nulla è cambiato
nonostante siano ormai passati molti anni.
Le patatas bravas rimarranno per sempre il simbolo della
spensieratezza che si respirava in quel ristorantino fumoso frequentato oltre
che dagli alcalaínos anche da studenti provenienti da tutta Europa. Si rideva,
si scherzava, si parlava di sogni e anche attraverso la cucina tipica si
entrava in contatto con un mondo nuovo.
Successivamente, in occasione di
altri viaggi in Spagna, ho avuto modo di assaggiare più volte le patatas bravas in vari posti, infatti si
tratta di una delle tapas più famose e conosciute di tutta la Spagna. Le ho
viste fare in mille modi diversi (alcuni mescolano addirittura la salsa brava
con la salsa alioli) ma mai da nessuna parte ho ritrovato quelle di Alcalá. Con
questa ricetta ho cercato di riprodurne il sapore.
In realtà non si tratta proprio
di una ricetta. Le patate solitamente vengono fritte, mentre io le ho
semplicemente saltate in padella con poco olio. Il segreto per farle venire
quasi come se fossero fritte è quello di girarle molto spesso affinché si
dorino uniformemente. E poi si ricoprono con la salsa brava, che ha mille
varianti, forse tante quanti sono gli spagnoli. Sembra una ricetta banale, ma
in realtà il risultato può essere pessimo o eccezionale a seconda della
riuscita della salsa che deve avere un equilibrio particolare per potersi
sposare al meglio con le patate.
Ah…un’ultima cosa. La parola bravo fa parte di quella categoria di
parole denominate “falsi amici”, cioè quelle parole che pur essendo uguali in
due lingue diverse hanno significati totalmente distinti. In spagnolo infatti bravo significa feroce, selvaggio, infuriato
e queste patate, feroci, infuriate e selvagge lo sono veramente per quanto sono
piccanti. Ma si possono fare anche meno infuocate, basta diminuire o eliminare
il peperoncino.
PATATAS BRAVAS
Ingredienti per quattro persone
4 patate
200 g di polpa di pomodoro
½ cipolla bianca
1 peperoncino piccante fresco
1 cucchiaio d’olio extravergine
d’oliva
sale
3 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaio di aceto
Preparate la salsa brava.
Versate l’olio in un tegame e
fatevi appassire a fuoco dolce la cipolla e il peperoncino tritati finemente.
Quindi alzate il fuoco e aggiungete la polpa di pomodoro. Salate e fate cuocere
a fuoco vivace per circa un quarto d’ora, fino a quando la salsa si sarà
ristretta per bene. A questo punto aggiungete lo zucchero e l’aceto, fate
evaporare e cuocete per altri due minuti.
Fate raffreddare la salsa e
quindi frullatela aggiungendo un po’ d’acqua, quanta ne sarà necessaria per
ottenere una salsa abbastanza fluida ma non troppo liquida.
Preparate le patate.
Sbucciatele,
pulitele e tagliatele a pezzetti abbastanza grossi. Friggetele in abbondante
olio caldo (io in realtà le ho saltate in padella con poco olio girandole
spesso per farle colorire uniformemente) fino a quando saranno colorate fuori e
tenere dentro.
Scolatele dall’olio, mettetele in
un piatto e versateci sopra la salsa brava.
Con questa ricetta partecipo al contest della carissima Ale del blog Dolcemente inventando.
Molto interessante questa ricetta, da provare! Anzi, la salvo!
RispondiEliminaSono buonissime, se le provi le rifarai altre mille volte!
EliminaQue viva Espana! Olé!!
RispondiEliminaO-T-T-I-M-E!!!
OLè!!! Besos :)
Eliminaciao cara, ma hai vissuto in Spagna? Que bien! Io la adoro e ci andrei sempre in vacanza, non ho però mai visitato l'Andalusia che deve essere la parte più bella, a dett di tutti...Sai che le patatas bravas le ho fatte anch'io l'anno scorso e le ho pubblicate sul blog? Le trovi qui ma sono diverse dalle tue!le mie sono bravissime (da buona callbrese) :)
RispondiEliminahttp://www.dolcementeinventando.com/2012/07/ancora-ricordi-di-spagna-e-patatas.html
Grazie per questa meravigliosa ricetta.vado a inserirti subito!
Ahahah Ale, e io che credevo di essere originale, non sapevo di questa tua passione per la Spagna :)
EliminaBaci!
Ciao, ho scelto il tuo fantastico blog per un premio... spero ti faccia piacere
RispondiEliminahttp://stuzzichevole.blogspot.it/2013/05/premio-very-inspiring-blogger-award.html
a presto!
Ma grazie! Mi fa molto piacere!
EliminaNon amo particolarmente i sapori piccanti ma queste brave patate le mangerei anche solo per cercare di immedesimarmi negli spensierati e allegri momenti che descrivi....ne avrei un po' bisogno ;-) !!!! Un abbraccio
RispondiEliminaNe avremmo tutti un po' bisogno di momenti spensierati :)
EliminaGrazie mille, un bacione!
Grazie per gli auguri!
RispondiEliminaRicetta gustosissima, già messa nel file: "da provare".
Complimenti a te per il blog...
A presto!
Laura
Ma figurati Laura, erano pure fatti in ritardo :)
EliminaGrazie mille a te per la visita!
E come al solito i tuoi post son ricchi di curiosità, di conoscenza e se mi metti perfino la nota linguistica mi conquisti! Senza contare che questa ricetta mi piace moltissimo! Brava, come sempre ;)
RispondiEliminaUn bacione
Ciao Elisa! Grazie mille, i tuoi complimenti fanno molto piacere :)
EliminaNon vedo l'ora di tornare in Spagna, per assaporare queste ricette deliziose che sto vedendo! grazie mille Mari!!!
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