A tutti quelli che non sanno dialogare, che sono incapaci di
sostenere un confronto o anche solo un semplice scambio di idee. A quelli che parlano da
soli e portano avanti sterili monologhi, che non vogliono crescere ma solo
stupire, colpire chi li ascolta, attirare su di sé l’attenzione per colmare il
vuoto che hanno dentro. E che per ciò si arrogano il diritto di offendere
chiunque, barricandosi dietro al “sono libero di esprimere la mia opinione”. E
con un tasto ti cancellano, illudendosi per un secondo di essere potenti, per
poi tornare immediatamente al vuoto della loro esistenza, più poveri di prima.
A loro dico, abbiate il coraggio di fermarvi un attimo, di capire che quel
vuoto non può essere colmato a suon di like e cominciate a parlare, ma parlare
veramente, ma soprattutto ad ascoltare, anche ciò che non vi piace, perché solo
così si riesce a crescere.
Io intanto mi sono preparata questa crema di riso Ermes :) con
il riso Ecorì, di cui avevo già avuto occasione di parlare quando l’ho utilizzato nella varietà Carnaroli per preparare i pomodori ripieni di riso. Come avevo già avuto modo di raccontare, Ecorì è una
società costituita in maggioranza da imprenditori agricoli che coltivano il
riso da generazioni nel novarese e nel vercellese producendo un riso di alta qualità,
prefiggendosi lo scopo di attuare una coltivazione eco-compatibile e quindi a minor
impatto ambientale possibile, lavorando e conservando il riso senza l’uso di conservanti e antiparassitari. Una delle caratteristiche che mi è piaciuta di Ecorì è che garantisce la rintracciabilità della filiera, questo perché possiede l’intera
catena di filiera dato che i suoi soci sono allo stesso tempo coltivatori,
coloro che producono il riso, coloro che lo trasformano e anche coloro che lo distribuiscono e
quindi hanno la tracciabilità certificata, il che significa che c’è la
identificazione documentata di tutte le aziende che appunto hanno contribuito a
ciascun passaggio, dalla produzione alla commercializzazione del riso.
Il riso Ermes mi ha stupito, è un riso integrale dal chicco
piccolo, allungato e rosso, molto profumato e dal sapore particolarissimo e come il suo cugino riso
Venere, si presta molto ad accompagnare pesce e crostacei o anche ad essere
utilizzato come semplice accompagnamento di altri piatti o in insalata.
Inoltre, essendo un riso integrale è molto ricco di fibra.
Un riso di queste caratteristiche non avrebbe quasi bisogno
di nient’altro, perché è ottimo anche semplicemente bollito e condito con un
giro di buon olio extravergine d’oliva. Lo so, ridurlo in crema è quasi un po’
peccato, perché una degli aspetti piacevoli di questo riso è proprio la
consistenza dei suoi chicchi, ma mi piaceva l’idea di proporlo in un modo un
po’ insolito, per renderlo un po’ più elegante, anche in vista delle prossime
festività natalizie, ed ho quindi cercato di ideare un piatto che potesse
essere raffinato, saporito e leggero al tempo stesso.
CREMA DI RISO ERMES
Ingredienti per quattro persone
100 g di riso Ermes
800 ml di acqua
la scorza di ½ limone grattugiata
2 cucchiaini di succo di limone
8 gamberoni
farina di riso q.b.
½ peperone giallo
½ peperone rosso
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaio di aceto
olio extravergine d’oliva
sale
Preparate la crema di riso. Mettete il riso in una pentola,
copritelo con l’acqua, portate ad ebollizione e fatelo cuocere per circa
un’ora.
Mentre il riso cuoce preparate i peperoni in agrodolce.
Puliteli e tagliateli a cubetti piccoli, di circa mezzo centimetro per lato.
Fateli saltare per un paio di minuti in una padella con un po’ d’olio, quindi
aggiungete lo zucchero, l’aceto, un pizzico di sale e un dito d’acqua. Fateli
cuocere per qualche minuto fino a quando l’acqua si sarà consumata.
Preparate le polpette di gamberoni. Pulite i gamberoni,
sgusciateli e tagliateli a pezzetti piccoli. Salateli leggermente e aggiungete un
po’ di farina di riso, ne basterà poca, giusto quella che serve per poter
formare delle polpette che stiano insieme.
Quando il riso sarà cotto, salatelo e aggiungete un goccio d'olio, il succo di limone e la scorza grattugiata, tenendone un po’ da parte per la decorazione. Frullatelo
con un frullatore ad immersione. Volendo una crema liscia si può passare al
setaccio. Friggete le polpettine di gamberoni in olio extravergine d’oliva.
Mettete un po’ di crema di riso in ciascun piatto, disponete
sopra la crema qualche polpettina, aggiungete i cubetti di peperone e decorate
con un po’ di scorza di limone.
Sono pienamente d'accordo con te è che tutti si sentono forti perchè sono dietro un anonimato e quindi si dicono possiamo dire quello che vogliamo tanto non ci conosce nessuno. Ma la base di tutto questo è il poco rispetto verso se stessi e quindi verso gli altri. Non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te è una massima che non ha scadenze, non diventa vecchia o obsoleta ma è la base dell'educazione e di convivere anche con altre realtaà ed opinioni per quanto diverse possono essere dalle nostre. Rispetto per noi stessi ripeto e lo avremo anche per gli altri.
RispondiEliminaBuona questa ricetta in tutto il riso rosso mi piace moltissimo purtroppo le polpette con i crostacei niente da fare marito non può mangiarli proibizione e solo per me....d'altra parte il sapore è proprio da loro che viene.
Forse un giorno li farò per me.
Buona serata cara amica un abbraccio e bacione e salutami"lui".
Sono assolutamente d'accordo con te Edvige, anche secondo me se si segue il "non fare agli altri quello che non vuoi fosse fatto a te stesso" ci sarebbe molto più rispetto verso il prossimo. Che poi, quando si rispetta gli altri, si rispetta anche se stessi come giustamente hai detto tu.
EliminaCiao, un abbraccione!
Mi ha fatto sorridere lo stacco fra la prima parte del post, polemica e combattiva, e poi la seconda, dominata da un piatto raffinato, elegante e buonissimo. Amo il riso ermes, ma ammetto che a crema non me lo sarei mai immaginato :)
RispondiEliminaIn effetti è un modo un po' insolito di proporlo, è completamente diverso dal solito ma ogni tanto è bello cambiare.
RispondiEliminaCiao Giulia!
che bel piatto non mi riferisco solo alla foto ma all'equilibrio di sapori, molto ma molto interessante
RispondiEliminaGrazie! :)
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