Non c’è niente che mi dia l’idea di cibo primordiale quanto lo spezzatino di carne.
E io, mai come in questo periodo,
sento il bisogno di primordialità. La necessità, quasi viscerale, di ritornare a
quella semplicità che solo le cose primitive riescono dare, a quella povertà che
le rende ricche, spogliandole di tutti gli orpelli inutili che impediscono di
farne risaltare l'essenza.
Cibo comune a tutte le
popolazioni del mondo e di origini antichissime, lo spezzatino nasce
dall’esigenza di rendere appetibili, se non addirittura edibili, tagli di carne
troppo stopposi o particolarmente fibrosi.
La lunga cottura rende la carne
morbida e l’aggiunta di ortaggi o legumi di qualsiasi tipo (quello che c’è a
disposizione) ne fanno un piatto unico ricco e sostanzioso nonostante la
povertà dei suoi ingredienti.
E la mente parte e mi regala un
sogno ad occhi aperti. Una casa nel bosco, fatta di travi di legno, poche
finestre che non riescono a far da scudo al gelo invernale. Il camino è acceso,
il vento ulula e fa scricchiolare le pareti, fra poco sarà buio.
Lei lo sta aspettando, cercando
il calore dalla fiamma accesa e scacciando il pensiero dei lupi che si stanno
avvicinando. E intanto prega per lui, affinché possa tornare presto e affinché
non torni a mani vuote…
E lui finalmente torna. Non è a mani vuote ed ha una storia
da raccontare.
Dimmi, buon signore
che siedi così quieto
la fine del tuo viaggio
che cosa ci portò?
Le teste maculate
di feroci tigri,
per fartene tappeto le loro pelli?
Sulle colline
fra il quarto e il quinto mese,
io, per cacciare,
da solo me ne andai.
E fu così che col cuore in gola
un agguato al daino io tendevo,
ed invece venne il cervo
che davanti a me si fermò.
E fu così che col cuore in gola
un agguato al daino io tendevo,
ed invece venne il cervo
che davanti a me si fermò.
"Piango il mio destino,
io presto morirò
ed in dono allora
a te io offrirò
queste ampie corna,
mio buon signore,
dalle mie orecchie tu potrai bere.
Un chiaro specchio
sarà per te il mio occhio,
con il mio pelo
pennelli ti farai.
Se la mia carne cibo ti sarà,
la mia pelle ti riscalderà
e sarà il mio fegato
che coraggio ti darà.
E così sarà, buon signore,
che il corpo del tuo vecchio servo
sette volte darà frutto,
sette volte fiorirà."
che siedi così quieto
la fine del tuo viaggio
che cosa ci portò?
Le teste maculate
di feroci tigri,
per fartene tappeto le loro pelli?
Sulle colline
fra il quarto e il quinto mese,
io, per cacciare,
da solo me ne andai.
E fu così che col cuore in gola
un agguato al daino io tendevo,
ed invece venne il cervo
che davanti a me si fermò.
E fu così che col cuore in gola
un agguato al daino io tendevo,
ed invece venne il cervo
che davanti a me si fermò.
"Piango il mio destino,
io presto morirò
ed in dono allora
a te io offrirò
queste ampie corna,
mio buon signore,
dalle mie orecchie tu potrai bere.
Un chiaro specchio
sarà per te il mio occhio,
con il mio pelo
pennelli ti farai.
Se la mia carne cibo ti sarà,
la mia pelle ti riscalderà
e sarà il mio fegato
che coraggio ti darà.
E così sarà, buon signore,
che il corpo del tuo vecchio servo
sette volte darà frutto,
sette volte fiorirà."
E così il cervo riesce a trovare
un senso alla propria esistenza solo nel momento della morte, attraverso il
dono di sé, assoluto ed incondizionato, all’uomo.
*************
La sfida di questo mese dell’MTC,
che riparte dopo la pausa di dicembre dovuta alle festività natalizie e dopo il
successo clamoroso del primo libro sul paté, andato letteralmente a ruba subito
dopo la sua presentazione il 5 dicembre alla libreria Feltrinelli, alla quale
ho avuto l’immenso piacere di partecipare, verte proprio sullo spezzatino. Un
grazie immenso alle sorelle Calugi che, splendide vincitrici della sfida
dedicata alle castagne, hanno proposto come oggetto della gara di questo mese
lo spezzatino di carne, piatto che adoro proprio per quella idea di semplicità
arcaica alla quale mi rimanda.
La scelta della carne di cervo non è casuale. Non esistono
allevamenti intensivi di cervi. Il cervo vive allo stato brado. La sua carne è molto
magra, sana e nutriente proprio perché si ciba di cose naturali.
Questo non significa che non
mangio carne di manzo. Non voglio essere ipocrita. Il punto è che sempre più
spesso mi interrogo su quella barbarie che sono gli allevamenti intensivi.
Ecco, un manzo, un vitello, un maiale o anche un pollo, cresciuto in un
allevamento intensivo e costretto a sofferenze inaudite, è un animale che ha
vissuto invano, anzi, che sarebbe stato meglio non fosse vissuto affatto.
La soluzione secondo me non è il
vegetarianismo, né ovviamente il consumo esclusivo di carne di animali non
allevati. Il problema non è solo etico ma anche sanitario e ambientale e
ciascuno di noi può nel suo piccolo fare qualcosa, privilegiando il consumo di
carne di animali allevati in maniera naturale, magari allo stato brado o
semibrado e nutriti con prodotti naturali.
Ecco allora la ricetta dello
spezzatino del mio cervo, nato e cresciuto felice nei boschi della Slovacchia,
territorio ricchissimo di selvaggina.
Di solito mi piacciono le ricette
fatte di poche cose. Ma poi ci sono ricette, come questa, in cui si parte da un
ingrediente e poi però bisogna aggiungere, aggiungere e ancora aggiungere, perché
è il piatto stesso a richiederlo. E così è successo in questa occasione.
Prima ho marinato i bocconcini di
carne nel succo di lampone, perché mi piaceva l’idea dare alla carne, tendente
al dolce, non solo un po’ di acidità ma anche una nota fruttata. Al lampone,
per la marinata, ho aggiunto lo jagertee
(letteralmente tè del cacciatore) bevanda particolarissima che veniva consumata
una volta dai cacciatori austriaci per combattere il freddo, a base di tè nero
al quale viene aggiunta della grappa alla frutta, rum e varie spezie. Oggi in
commercio si trova in bottiglia e deve essere diluito con acqua calda o tè.
Alla parte liquida per la marinata ho aggiunto gli odori (ginepro, alloro,
timo, rosmarino, salvia, chiodi di garofano, cannella), ho passato la carne nel
pimento della Jamaica e l’ho messa a marinare per tre, quattro ore. Quindi l’ho
rosolata in un battuto di lardo, sedano, carota e cipolla tritati finemente e
poi l’ho cotta con tutta la marinata. Dopo un’ora di cottura ho aggiunto il
cavolo cappuccio rosso a listarelle e i crauti (cavolo cappuccio bianco a
listarelle e fermentato), in maniera tale che la dolcezza del primo e l’acidità
dei secondi si bilanciassero a vicenda. Ho cotto quindi ancora per due ore (tre
ore in totale) a fuoco lentissimo. Alla fine, non sapendo se aggiungere la
panna acida mi sono affidata all’assaggio e mi sono resa conto che non solo ci
stava benissimo (anche perché la carne di cervo è magrissima) ma anche che
faceva assolutamente la differenza, conferendo una piacevole rotondità al
piatto, senza coprire ma esaltando il sapore di tutti gli altri ingredienti.
Come accompagnamento ho preparato degli gnocchi di mais, tipici della Slovenia
dove si chiamano bulje e che di
solito, pur essendo dolci, accompagnano la brovada (piatto a base di rape
fermentate) o piatti di carne, soprattutto affumicata, e che vengono preparati con farina di mais e farina
di frumento in parti uguali, zucchero, cannella, strutto (che io ho sostituito
con del burro) un po’ d’olio, scorza di limone e uvetta, che io ho sostituito
con i mirtilli rossi essiccati.
Ma ecco la ricetta.
SPEZZATINO
DI CERVO DEL CACCIATORE CON I DUE CAPPUCCI
E GNOCCHI DI MAIS
Ingredienti per quattro persone
per lo spezzatino
500 g di polpa di
cervo
100 g di lamponi
½ bicchiere di
liquore per jagertee (o altro liquore a scelta)
3 bacche di ginepro
1 chiodo di garofano
1 rametto di
rosmarino
1 foglia di salvia
1 pizzico di cannella
1 pizzico di timo
secco
1 foglia di alloro
1 foglia di alloro
2 cucchiaini di
pimento della Jamaica
1 carota
1 cipolla
1 gambo di sedano
50 g di lardo
300 g di cavolo
cappuccio rosso
150 g di crauti al
naturale
100 ml di panna acida
sale
per gli gnocchi di mais
50 g di farina di
mais
50 g di farina di
frumento 00
30 g di mirtilli
rossi essiccati
un pezzettino di
scorza di limone grattugiata
1 pizzico di cannella
2 cucchiai di
zucchero
1 pizzico di sale
1 noce di burro
1 cucchiaio d’olio
Preparate la marinata. Lavate i
lamponi e passateli in un colino in modo tale da eliminare i semi. Metteteli in
un recipiente, unite lo jagertee e le bacche di ginepro, il chiodo di garofano,
il rametto di rosmarino, la foglia di salvia, la foglia di alloro, il pizzico di cannella e il
pizzico di timo secco.
Tagliate le carne a bocconcini di
circa 2-3 cm per lato e passatela nel pepe della Jamaica e quindi riponetela
nel recipiente con tutta la marinata e lasciatevela per tre o quattro ore
rigirandola di tanto in tanto.
Trascorso il tempo necessario per
la marinatura della carne, preparate un battutto con il lardo tagliato a
pezzettini e il sedano, la carota e la cipolla tritati finemente, fateli
rosolare in un tegame di coccio e quindi unite i bocconcini di carne ben scolati
dal liquido della marinatura. Fateli rosolare leggermente, quindi aggiungete il
liquido della marinatura, dal quale avrete tolto le spezie e le erbe aromatiche
per chiuderle in un sacchettino di garza che aggiungerete alla carne. Fate
evaporare l’alcol del liquore e cominciate la cottura a fuoco lento.
Dopo un’ora di cottura, salate la
carne e aggiungete le verdure. Il cavolo cappuccio lavato e tagliato a
listarelle sottili e i crauti al naturale ben sgocciolati. Date una leggera
mescolata al tutto, versate un bicchiere d’acqua, coprite il tegame e lasciate
cuocere per altre due ore circa sempre a fuoco lento.
Nel frattempo preparate l’impasto
per gli gnocchi. Lavate i mirtilli rossi e fateli rinvenire con un po’ d’acqua.
Mescolate le due farine in un recipiente, aggiungete la buccia di limone, la
cannella, lo zucchero, i mirtilli rossi scolati e strizzati, l’olio e il burro
precedentemente fatto sciogliere. Versate sopra al composto dell’acqua bollente,
tanta quanta ne basta per ottenere un composto morbido ma abbastanza sodo.
Fate bollire dell’acqua, salatela
e cominciate a preparare gli gnocchi bagnandovi le mani e formando con l’impasto
delle palline del diametro di circa tre cm e mettetele a mano a mano a bollire
nella pentola. Fateli cuocere per circa mezz’ora facendo attenzione che non
rimangano attaccati sul fondo della pentola.
Quando la carne avrà terminato la
cottura e il liquido si sarà ristretto e si sarà formato un bel sughino con le
verdure, togliete la garza con gli odori, aggiungete la panna acida, mescolate, fate cuocere ancora un paio di
minuti quindi spegnete il fuoco.
Servite lo spezzatino ancora
caldo accompagnandolo con gli gnocchi di mais.
Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge n. 35, con lo spezzatino del blog La cucina spontanea.
DA URLO.
RispondiEliminaINCREDIBILE.
Intendiamoci, sapevo benissimo che mi avresti superata, ma tu vai al di là di ogni immaginazione.
Qui ci sono una conoscenza della materia prima da fare invidia a chiunque; una capacità di "pensare" i sapori e bilanciarli sentendoli già in testa prima ancora di inebriarsi dei profumi che escono dalla pentola.
E poi c'è una conoscenza delle tecniche di cottura da fare invidia a uno Chef stellato.
E vogliamo parlare della cultura di base da cui parti, dalla consapevolezza delle condizioni in cui sono allevati gli animali e della scelta della selvaggina dettata da motivi etici anziché meramente di gusto (come ahimè ho fatto io)?
Insomma Mari, io dinnanzi a te m'inchino, e vorrei solo poter venire alla tua scuola per imparare tutto daccapo.
Grazie per questa assoluta meraviglia!
Seee...Mapi dai, mi fai arrossire. Sono io che vengo alla tua di scuola, altroché :) Sei troppo buona e io sono onorata dai tuoi complimenti, perchè, come ti ho già detto più e più volte, ti reputa bravissima.
EliminaUn bacione!
ricetta meravigliosa, perfettamente bilanciata e soprattutto mi piace la storia, e la filosofia che ci sta dietro.
RispondiEliminanon c'è niente come l'MTC che mi ispiri a "studiare" i piatti, le tradizioni culinarie di altri paesi, il significato culturale del cucinare. ed è bello non essere soli in questo percorso, ma condividerlo con altri!
ma bravissima!
Hai ragione Gaia, è proprio tutto ciò che hai detto il bello dell'MTC (e anche altro). Si impara davvero tanto, dagli altri, ma anche da se stessi. E poi è una prova di creatività incredibile. E soprattutto, come dici tu, è bellissimo poter condividere tutti questi saperi con tutti gli altri.
EliminaUn abbraccio!
Quando c'è da ammirare, si ammira e io ti ammiro! ;)
RispondiEliminaE poi hai scelto Branduardi e mi hai letteralmente conquistata.
Lasagnapazza VS Resistenza Poetica 1-0, ma non litigate eh?
E io ammiro te!
EliminaNon litighiamo, tranquilla, si scherza :)
Un bacione !
Hai perfettamente ragione sul discorso riguardante gli allevamenti, anch'io non ho intenzione di diventare vegetariana (almeno per il momento), mi sono comunque posta il problema e cerco di consumare poca carne e non compro pollo e coniglio dato che ho la possibilità di usufruire di quelli della nonna. MI piace quindi la scelta del cervo e la ricetta tutta. A partire dalla marinata fino agli gnocchi di mais. Ogni ingrediente scelto ha il suo perché e si colloca benissimo all'interno della ricetta, costruendo un piatto che mi ha lasciato senza parole. Bravissima!!un bacione
RispondiEliminaChiara
Grazie Chiara :)))
EliminaE che fortuna poter gustare polli e conigli della nonna, fantastico!
Un bacione, siete bravissime, anche come giudichesse :)
Ogni volta che passo di qua trovo una ricetta nuova, originale, pensata e mai banale. Sei veramente bravissima, capace come dice Mapi di dosare ed equilibrare gli ingredienti creando un'armonia perfetta. Come quella che traspare dalla foto, fa veramente sognare! molto bello anche il brano.. ottima scelta! non me ne voglia Cristian, ma se stavolta non vinci tu, mi arrabbiooooooo! :-)
RispondiEliminaTu lo sai Francy vero che per il brano devo ringraziare solo te? Se non fosse stato per le tue precisissime dritte Branduardi non ci sarebbe stato :) quindi grazie ancora :)))
EliminaE grazie, con il voto di Loredana siamo 2-0 per me ;)
Fantastica ricetta, tutti quei frutti di bosco inseriti sapientemente nei diversi elementi rendono il tuo piatto unico e davvero speciale! Complimenti, una preparazione a regola d'arte!!!
RispondiEliminaOgni volta che passo di qui, mi dispiace sempre di più di non averti conosciuto a Genova!!! alla prossima!
Ma grazie Elena! E a me dispiace di non aver conosciuto te, ma sono certa che ci sarann presto altre occasioni :)
EliminaNon c'è storia, sappilo!!! È strepitosa e non scrivo altro che mi fa male la spalla...
RispondiEliminaMannaggia alla bicicletta, ma non sarà mica colpa dei tacchi?
EliminaUn bacione grandissimo :)
incantata......:-)))))))))))))))))))))))
RispondiEliminaGrazie Antonella :))))
EliminaE così ci hai regalato un'altra bellissima emozione!!
RispondiEliminaHai spinto parecchio con i profumi e nella direzione dei "legni".....se penso che il pepe giamaicano già di suo profuma di cannella e garofano come .......esattamente come la cannella ed il garofano!!!!!
Uno spezzatino antico, quasi primordiale.....certo però che non dovevi privare tuo marito dell'atavica esperienza della caccia, anche se....mica ce lo vedo tanto!!!;))
Grazie Fabiana! Mi piaceva l'idea del pepe giamaicano anche per quella particolare sensazione di pepe nero non piccante e leggero profumo di zenzero (che negli spezzatini mi piace molto) che riesce a dare ai piatti. Ma volevo anche che ci fosse un sentore in più di chiodo di garofano e cannella che quindi ho voluto aggiungere leggermente (solo un chiodo se no era troppo e un pizzico di cannella). Comunque lo rifarò sicuramente e una delle persone a cui mi piacerebbe farlo assaggiare sei tu, vorrei un parere di un esperto :) perchè... non voglio dire altro va...che qui da noi si dice che chi si loda si imborda :)
EliminaMio marito è una continua sorpresa, pur essendo molto più per la pesca, mi sa che non disdegna neppure la caccia :)
Volevo dire chi si loda si imbroda...e non si imborda ovviamente :)
EliminaDa nipote di cacciatore ho sempre amato la selvaggina. Questo spezzatino è spettacolare e i sapori che si compensano sono sicuramente il bouchet che ci vuole per togliere la nota forte del selvatico che di solito non piace a tutti.
RispondiEliminaMe la segno ... e se lo trovo nella macelleria della casa di montagna proverò certamente a rifarlo.
A presto
Nora
Prova Nora, mi piacerebbe molto sapere che ne pensa la nipote di un cacciatore :) ti giuro, non lo dico per dire.
EliminaGrazie mille, un abbraccio!
Ragazzi... e come si commenta un post così ricco di suggestioni e idee e ispirazione, di sapori e di sapere? Mi sa che lo lascio fare alla Gennaro e alla Mapi che hanno parole migliori delle mie, io mi invito a cena però, meraviglia
RispondiEliminaAhahah Lara...l'autoinvito a cena, che raccolgo con molto piacere, vale più di mille parole :)
EliminaBellissima ricetta Mari come sempre quando passò di qui rimango estasiata. Io sono poi un'estimatrice di Branduardi e questa canzone e' bellissima. L'unica cosa te lo confesso sto diventando sempre più a favore degli animali di tutti i tipi e il cervo che dalla foresta passa direttamente nel piatto a me fa una gran tristezza come il toro, il bue, il cavallo come tanti altri animali .....ma forse sono io un po' troppo esagerata!figurati se trovo un ragno anche Grosseto lo prendo e lo butto dalla finestra
RispondiEliminaTornando alla ricetta mi hanno conquistato oltre a tutto il resto quelli gnocchi di mais con i mirtilli una vera prelibatezza
Un abbraccio
Pensa Ilaria che io non riesco ad ammazzare nemmeno una zanzara o una formica, adoro gli animali, soffro se li vedo soffrire. Ma credo anche che sia naturale per l'uomo cibarsi di carne e a quel punto non fa molta differenza quale sia l'animale sacrificato (sempre che non entrino in gioco motivi culturali o religiosi). La cosa importante secondo me è non farli soffrire.
EliminaUn abbraccione :)
mi gira la testa...
RispondiEliminamari, io non lo so, fin dove potrai arrivre, perchè ogni volta che credo che più in alto di così sia impossibile, tiri sempre fuori un'altra dimostrazione della tua eccezionalità, da farmi prontamente ricredere. Perchè quello che metti in gioco ogni volta non è un sapere settoriale, ma globale- tecnica, gusto, conoscenza del territorio e della storia- ma una concezione globale che investe anche la tua persona: ci sei tu, in quello che cucini- e ci sei ancora più tu, in ogni mtchallenge. E' difficile da spiegare, è emozionante da percepire: ma se mai si è scritta una pagina alta, in questa sfida, questa ha la tua firma. Sono onorata che tu scelga ogni volta di giocare con noi.
Grazie Alessandra...e io ogni volta in risposta ai tuoi commenti non so che dire :)))
EliminaSo che ripeto quello che hanno detto tutti i commenti più sopra, ma lo dico lo stesso: una ricetta spettacolare.
RispondiEliminaE, al di là dello spezzatino, mi hanno colpito questi gnocchi di mais (un'alternativa originale alla polenta) e l'abbinamento con i due cavoli cappuccio che mi piacciono sempre, in ogni versione.
Bravissima ...........
Claudette
Ma grazie Claudette! Gli gnocchi di mais sono particolari, è vero, sono una buona alternativa alla polenta, anche il sapore è un po' più delicato e la particolarità sta nel fatto che sono leggermente dolci.
EliminaUn abbraccio :)
Bellissimi titolo e ricetta. Sapevo che avresti trovato un'ottima ricetta da presentare.
RispondiEliminaFabio
Grazie Fabio, aspetto le vostre meraviglie :)
Eliminahttp://www.cavernacosmica.com/simbologia-del-cervo-e-i-suoi-segreti/
RispondiEliminaMa questo è un piatto fantastico! Da meditazione, direi. Sì perché la sapiente scelta degli ingredienti, l'attenta preparazione e la composizione delle varie parti fanno un insieme unico di raro valore! Bravissima
RispondiEliminaMa grazie Andrea! Sei molto gentile :)
EliminaLe foto sono davvero invitanti!!
RispondiEliminaGrazie:)
Eliminamolto ma molto invitante, mai mangiato il cervo
RispondiEliminaGuarda, se ti capita provalo, una carne veramente eccellente e molto magra.
EliminaChe bello questo piatto e quanto mi piacciono i suoi colori!
RispondiEliminacomplimenti!
a presto Frankie
Tutto merito del cavolo rosso, mi piace sempre molto il suo colore :)
EliminaMari, hai creato un altro capolavoro! La scelta della carne, della marinata, dei profumi e tutto il "pensiero" che c'è dietro a questo piatto si sente e si vede. E condivido in toto! E con gli gnocchi di polenta e mirtilli mi hai steso :)D Peccato non poterlo assaggiare questo spezzatino...
RispondiEliminaP.S. Le foto sono molto belle!
Lo sai che gli gnocchi sono stati anche per me una vera rivelazione? Bene, vorrà dire che quando verrai a trovarmi te lo preparo (basta che non sia agosto :))
EliminaUn bacione!
Mi hai messo i brividi con quella poesia.. Che bella..... Ma son tornata subito in me con la ricetta ... Un bacio...certo che con tuo marito ve la giocate sempre.... Flavia
RispondiEliminaAngelo Branduardi, fino a qualche giorno fa c'era pure la canzone ma poi lìho tolta perchè non c'entrava molto con il nuovo spezzatino di tacchino indiano :)
EliminaGrazie mille Flavia, un bacione!
La penso esattamente come te per gli allevamenti e per il consumo di carne. Per fortuna in Inghilterra seguire questo stile è semplice ed economico mentre in Italia avevo grosse difficoltà a risalire alla provenienza di ciò che acquistavo. Ora acquisto tutto "free range" o "organic" e anche il sapore ne guadagna e non poco.
RispondiEliminaLa ricetta è da urlo, chissà, magari questa volta sarai tu a cantar vittoria con tuo marito :-)
un bacio
Ora le cose stanno cambiando anche qui per fortuna, però certo l'Inghilterra è avanti anni luce... e comunque è vero, oltre alla salute ci guadagna anche il gusto.
EliminaGrazie mille e un bacione! :)
bella, e che colori in cottura! Mari, un altro centro assoluto!
RispondiEliminaGrazie :)
EliminaCOMPLIMENTIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!! Eddaje!!!!
RispondiEliminaFinalmente...1 - 1 palla al centro! Brava, sono proprio contenta. Un bacio.
RispondiEliminaMari che felicita'!!!...sono contentissima!!...brava brava brava, te lo meritavi da un sacco di tempo!! Ti abbraccio fortissimo e spero di riuscire a smettere di saltare di gioia.....
RispondiEliminaL'avevo letto più volte e anche ore mi riempie il cuore di commozione. E ora te lo dico. Grazie davvero.
RispondiEliminaMariiiiiiii congratulazioni!!! Sei una grande!! Ho letto ora bene la ricetta e che dire se non che questo spezzatino e' davvero una miscela meravigliosa di spezie e sapori. Sono felicissima per te, troppo meritata la vittoria!! Un bacio grande mari!!
RispondiEliminaTroppo tosta sta biondina!
RispondiEliminaChissà come sei emozionata, anzi....siete!!!!
Vittoria meritatissima!!!! Anzi, vittoria assolutamente imprescidibile con una ricetta come questa.
RispondiEliminacomplimenti......fai la brava né!!!!! ahahahaha
RispondiEliminaSCATENATIIIIIIIII!!!!! Ti prego! Come solo tu sai fare!!! Grande donna!
RispondiEliminaBè, quando io ti avevo detto che il tuo era un piatto da meditazione di raro valore, intendevo dire proprio questo: che questo mese la vittoria sarebbe stata tua! Bravissima e complimenti!
RispondiEliminaAwww brava Mariii!
RispondiEliminaUn capolavoro!!! Vittoria stra-meritata, grande Mari e ora aspetto la tua sfida e so già che mi piacerá :-)
RispondiEliminaBaci
Cris
Sono troppo troppo felice Mari! Grandissima! :)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMari appena saputo della vittoria sono corsa a leggere la ricetta e sinceramente mi ha emozionata; per la poesia; per i tuoi racconti; per la scelta degli ingredienti; per le foto. Brava Mari, davvero un lavoro ben fatto dove traspare passione e amore, davvero una scelta quanto mai appropriata. A presto!
RispondiEliminaNon ti avevo letta e ora che l'ho fatto sono ancora più felice. Felice perché a vincere sei tu che mi hai sempre ispirato simpatia e quando ti ho conosciuto anche tenerezza: sembri una donna d'altri tempi con tutta la delicatezza di una dama medioevale. La ricetta è bellissima e piace il procedimento di costruzione in corso d'opera, che mi ricorda i miei processi mentali!! Vorrei esser stata lì a vederti esultare: sei partita col gesto dell'ombrello nei confronti di tuo marito?? Io l'avrei fatto...ma probabilmente tu sei molto più signora!! Felice, felice e mi fido di te: sopprimi le altri giudichesse e scegli un dolce!!!! Un bacio cri
RispondiEliminaBrava Brava brava! grandioso!
RispondiEliminaMariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii che brava!!!!! Ricetta e post affascinanti
RispondiEliminae adesso mi aspetto meraviglie................ :-)
SONO STRAFELICE!!!! UNA RICETTA PERFETTA, TU SEI PERFETTA IN CUCINA, PUNTO. E ORA NON VEDO L'ORA DI VEDERE COSA PORPORRAI PER LA PROSSIMA SFIDA, SONO SICURA SARA' UNA RICETTA STUPENDA!! COMPLIMENTI ANCORA!!! UN BACIONE ENORME!
RispondiEliminaScelta splendida per un piatto meraviglioso
RispondiEliminail cervo è una carne buonissima se cucinata bene e qui ha dato il suo massimo
complimenti ....................... attendo la tua proposta
Ciao Manu
Complimenti per la vittoria !!!
RispondiEliminaHo letto con attenzione la ricetta, le tue annotazioni e motivazioni.. Bravissima!
Primo posto meritato!!
Ciao
Elisa
Mariiiiiii ma che bello!!!! Sono felicissima :))))))
RispondiEliminaMari, sono davvero contenta...e devo dire che la vittoria è STRAMERITATAAAAA!
RispondiEliminaOra tremiamo :D
Fantastica!
RispondiEliminame ne sono resa conto solo stamattina e....davvero complimenti, sono contentissima che ci sia tu per il prossimo MTC. sarà senz'altro una sfida IMMENSA
baci
Ele
Complimenti Mari, davvero complimenti :D
RispondiEliminagrandissima Mari!!!! vittoria meritata, più che meritata!!!
RispondiEliminaMARIIIIIIIIIIIIII !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaMi ero scaramanticamente astenuta dal dirti che facevo il tifo per te con questa meraviglia, però sappilo: facevo il tifo per te! :-D
Non sai quanto sia felice di questa tua vittoria, congratulazioni sincere e vivissime!!!!!!!
E io me l'ero persa, me l'ero persa, capisci!
RispondiEliminaE poi me la trovo lì, vincitrice, e mi chiedo come possa essermi sfuggita!
Una ricetta eccelsa... bravissima, Mari, stra-meritato!
io non ho partecipato ma ho letto alcuni spezzattini eseguiti da delle amiche ed ero rimasta estasiata....io mi fermo alle ricette 'normali'...questo devo ammettere che è un TRIPUDIO di accostamenti azzeccati e davvero originali e superbi!!! complimenti davvero!!!
RispondiEliminaCara Mari, sono felicissima per la tua vittoria!!! Sei stata bravissima, e facevo il tifo per te... Veramente lo facevo da tanto tempo... ;))) Allora in Agosto assaggerò questa meraviglia...? ;) Un abbraccio grande e... buon lavoro!!!
RispondiEliminaCara Mari, questa volta ho seguito la gara abbastanza in disparte e non sono riuscita a commentare a suo tempo. Dentro però pensavo che una ricetta così è ineguagliabile, frutto di chi ha una conoscenza della materia e la sensibilità giusta per utilizzarla senza svilirla. E' quello che penso di tutti i tuoi piatti. Non posso che essere felice e commossa per la tua vittoria. Mai come oggi grandemente meritata. Ti abbraccio fortissimo. Pat
RispondiEliminaHo adorato il racconto e ancora di più lo spezzatino. Vincita strameritata. Complimenti!!!
RispondiEliminaLaura
Ciao Mari, complimenti per la ricetta e la vittoria, mi trovi completamente d'accordo sul discorso degli allevamenti animali, non solo per quanto riguarda la produzione di carne, perchè di questo si tratta, e pure per la produzione di latte e uova, che sono attuate secondo principi lontani dalla pretesa naturalezza sponsorizzata. E' un discorso che comincio a percepire sempre più privo di senso, perchè in questo modo si sostiene uno stile di vita privo di consapevolezza sulle conseguenze delle nostre azioni. Inoltre un'altro aspetto mai preso in considerazione è la ricaduta sulla salute, ovvero che un'eccessivo consumo di carne è positivamente correlato con l'insorgenza dei tumori. Insomma, penso che siamo molto lontani dal consumo consapevole di cibo e servizi presenti sul nostro pianeta, e tali informazioni non sono divulgate dai mezzi di informazione a cui ci affidiamo con piena fiducia... Sono stata un pò troppo seria nel commentare...ma ti prometto che lo sarò solo fino alla prossima ricetta ;)
RispondiEliminaDavvero complimenti e felicissima di conoscerti!!
RispondiEliminaNon poteva vincere una ricetta migliore di questa!
Vittoria più che meritata! una vera poesia di aromi e sapori ;)
RispondiEliminaSono così emozionata e felice che avrei voglia di piangereeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaMARI, QUESTA VITTORIA TE LA STRAMERITI DA SEMPRE!!!
CONGRATULAZIONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!! :***
non mi sono ancora complimentata con te (ho avuto un brutto fine settimana) una ricetta bellissima e una vittoria strameritata, bravissima!
RispondiEliminaFrancesca