Come si fa a ritornare dopo un
mese di vacanza dal blog? Forse con qualcosa di semplice, o meglio ancora con
qualcosa di già pronto :) Perché sto aspettando che torni la voglia di mettermi
ai fornelli, anche se pure in vacanza la passione per la cucina non si è
assopita del tutto. Ma cucinare nelle cucine degli altri, anche se magari sono magnifiche
ed iper attrezzate, non è proprio la stessa cosa che farlo a casa propria. Ci
si innervosisce, non si trovano gli attrezzi giusti, bisogna aprire mille
armadietti prima di trovare il sale… insomma, una sofferenza. E così mi ha dato
una grandissima soddisfazione essermi riappropriata della mia cucina. Nell'attesa che ritorni la voglia di cucinare.
La ricetta del rustico leccese l’avevo
preparata qualche mese fa per l’MTC di maggio dove era stata pubblicata in occasione della rassegna di ricette
salentine e siccome dal Salento siamo appena tornati, per non sentir troppo la nostalgia delle vacanze appena trascorse, mi è venuta
voglia di riproporla anche sul mio blog, certa che farà molto piacere a più di
qualcuno.
Il dilemma del salentino al bar a
colazione, a metà mattina, per l’aperitivo e pure per la merenda è solo uno:
pasticciotto o rustico? Il che equivale a dire: dolce o salato?
Scordatevi cornetti, brioche,
croissant, bomboloni, focacce e tutto quello che normalmente si mangia in tali
occasioni nel resto di Italia. A Lecce se entrate in un qualsiasi bar è
possibile che non troviate niente di tutto ciò, ma sicuramente non potete non
imbattervi in un pasticciotto o in un rustico bello caldo appena uscito dal
forno. Il pasticciotto è un piccolo tortino dalla forma ovale fatto con una
particolare pasta frolla molto friabile perché preparata con lo strutto, che vi
assicuro non si sente ma che anzi lascia alla pasta un sapore molto gradevole e
all’interno ha un ripieno di crema molto simile alla crema pasticcera. Una vera
delizia.
Ma siccome io propendo molto più
per il salato, oggi vi voglio proporre la ricetta del rustico leccese, vero e
proprio street food salentino. Dire che il rustico leccese fa parte della
cucina storica del posto sarebbe errato. Già gli ingredienti da cui è composto,
prevalentemente pasta sfoglia e besciamella, non rimandano certo alla cucina
tipica di questa terra, che fa prevalentemente uso di olio extravergine di
oliva e di prodotti del mare e della terra. E quindi le origini del rustico
sono un mistero (anzi se qualcuno ne sa qualcosa di più mi farebbe piacere che
mi illuminasse), qualcuno avanza l’ipotesi che sia stato introdotto nella
cucina leccese da qualche nobile locale, fatto sta che oggi come oggi è
impossibile non pensare a questo fantastico tortino salato quando si passano in
rassegna le preparazioni tipiche di questi luoghi.
La prima volta che l’ho assaggiato
sono rimasta assolutamente incantata. Non avrei mai più potuto immaginare,
soltanto pensando agli ingredienti da cui era composto, quanto potesse essere
buono.
Ci possono essere delle piccole
varianti nella preparazione, ma solo nel ripieno. La forma è sempre la stessa
(salvo quelli fatti in casa che spesso per comodità vengono preparati come
fossero una torta salata e quindi di forma rettangolare di grandi dimensioni),
così come la pasta che è una tradizionale pasta sfoglia. Il ripieno invece l’ho
visto preparare in vari modi. Non possono mancare una besciamella piuttosto
densa, una buona mozzarella, del pomodoro e un pizzico di pepe, ma alcuni
mettono la mozzarella sopra la besciamella, altri mischiano le due cose insieme,
alcuni usano una salsa di pomodoro altri invece i pelati, pomodoro e
besciamella di solito sono separati ma la salsa può anche essere mescolata a una
parte di besciamella (l’ho visto fare in uno dei più rinomati bar di Lecce).
Insomma, si sarà capito, metto le mani avanti.
La pasta sfoglia non l’ho fatta
in casa per mancanza di tempo, ma chi volesse utilizzare una pasta sfoglia
casalinga sarebbe sicuramente meglio.
IL RUSTICO LECCESE
Ingredienti per quattro
rustici del diametro di circa 12 centimetri
500 g di pasta sfoglia (2 rotoli
da 250 g)
per la besciamella
25 g di farina
25 g di burro
150 ml di latte
sale e noce moscata
inoltre
2 pomodori pelati
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
100 g di mozzarella
1 uovo
Preparate la besciamella. Il mio
metodo è sempre lo stesso. Faccio sciogliere burro e farina in un pentolino,
Mescolo e faccio cuocere per un paio di minuti la farina fino a che comincerà a
dorarsi, in questo modo la besciamella sarà molto più digeribile. Quindi
aggiungo il latte poco alla volta. Una volta lo scaldavo prima di aggiungerlo, poi
ho visto che viene benissimo anche se lo si utilizza freddo, l’importante è
mescolarlo bene all’inizio e aggiungerlo poco per volta e solo quando quello
già versato sarà stato assorbito dalla farina.
Quindi fate cuocere la
besciamella per qualche minuto, spegnete il fuoco e aggiungete il sale e poca
noce moscata grattugiata. Quando è ancora calda aggiungete alla besciamella la
mozzarella tagliata a pezzettini, mescolate bene per far sciogliere la
mozzarella e poi fate raffreddare.
Tagliate i pomodori pelati a
pezzettini molto piccoli e metteteli a scolare in un colino. Quindi conditeli
con un po’ d’olio, un pizzico di sale e un pizzico di pepe.
Ricavate dalla pasta sfoglia dei
dischi del diametro di circa 12 centimetri. Mettete nel centro di quattro dischi
la besciamella e sopra alla besciamella i pomodori, facendo attenzione a
lasciare libero almeno un centimetro di bordo di pasta. Spennellate il bordo
con un po’ di uovo sbattuto. Ricoprite con gli altri dischi, allargandoli
leggermente con le mani (qualcuno preferisce fare direttamente dei cerchi più
piccoli per la parte inferiore e leggermente più larghi per la parte superiore
in maniera tale che quando si adagiano sul ripieno combacino direttamente con
il disco inferiore) e facendo aderire bene i bordi premendo con i polpastrelli.
Metteteli a riposare in frigo per
almeno un’ora, questo è un passaggio assolutamente importante.
Prima di infornarli spennellate
la superficie con l’uovo sbattuto, disponeteli su una placca ricoperta di carta
da forno e fateli cuocere a 200° per circa 20 minuti.
davvero brAVA!!! e' LUI!!
RispondiEliminaSì, sì, è proprio lui :)
Eliminaciao cara, bentornata...da noi i rustici si fanno con prosciutto, wurstel e formaggio (da noi in Calabria intendo da dove provengo)! mi hai fatto venire voglia di provare questi leccesi, che goduria! fantastica come sempre tu! complimenti!
RispondiEliminaCiao Ale! L'abbinamento mozzarella e pomodoro in effetti può sembrare un po' banale ma ciò che lo rende speciale è l'inconsueto guscio di pasta sfoglia e l'aggiunta della besciamella... una vera goduria!
Eliminawooooow! mi ricordo benissimo del tuo post sul rustico leccese ed era una delle cose che volevo provare assolutamente una volta arrivata in Salento. Invece poi mi sono buttata più e più volte sui mitici pasticciotti essendo io una vera golosa di dolci!!
RispondiEliminama il rustico è rimasto là, nella lista delle ricette, alla voce "assolutamente da fare presto!" quindi prima o poi.. :-)
mi è dispiaciuto che non siamo riuscite ad organizzarci ma conto veramente di conoscerti presto!
un bacione e ben tornata!
Francy
ps: sono in fase di "studio" della tua paella ;-))
Embè, tra pasticciotti e rustici la lotta è proprio dura :) ovviamente noi non ci siamo fatti mancare né gli uni né gli altri durante il nostro ultimo soggiorno salentino :)
EliminaSì, anche a me è dispiaciuto, come ti dicevo si parte sempre con mille propositi e poi alla fine è sempre "stessa spiaggia, stesso mare". Ma ho capito che per queste cose bisogna organizzarsi con un certo anticipo, perchè se si vuole improvvisare non si combina mai nulla. Quindi sarà per la prossima volta.
Se hai bisogno di delucidazioni per la paella chiedi pure.
Mari, capisco benissimo le difficoltà legate ad una cucina non propria, si perde un po' l'orientamento!
RispondiEliminaIl pasticciotto è una meraviglia, ci credo che ogni mattina è un bel dilemma, lo sarebbe anche per me che in genere invece preferisco il dolce, ma non disdegno il salato anche a colazione!
Fabio
Ciao Fabio!
EliminaE' così, senza la propria cucina si perde quasi la voglia di cucinare...
Per quanto riguarda il discorso dolce o salato, io di solito propendo per il salato, ma veramente tra pasticciotto e rustico è un bel dilemma perchè sono entrambi molto buoni :)
Bravissima i rustici li avevo persi altro no ma non si può mica tutto.....bentornata cara e buona settimana.
RispondiEliminaGrazie Edvige e ci mancherebbe se si potesse sempre tutto :) un bacione e a presto!
EliminaCiao Mari!!!Bentornata anche a te :-) Il tuo rustico leccese l'avevo già ammirato sul blog dell'mtc, adesso lo devo provare!
RispondiEliminaUn abbraccio
Grazie Ale! :) Provalo e poi mi saprai dire... Un abbraccione!
Eliminaquando torno da te, per sbirciare, trovo sempre l'ALTA cucina, quella che piace a me. ho comprato del burro di montagna, ed ero molto indecisa sulla sua destinazione: biscotti o pasta sfoglia? poi la scelta è ricaduta (anzi, ricadrà!) su dei biscottini, visto che il burro è molto "forte". ma di una cosa stanne certa: in autunno la pasta sfoglia la preparo, in abbondanza, per farla finire in freezer come scorta. e, secondo te, posso perdermi questa ricetta? un bacino e a presto! sere
RispondiEliminaCiao Sere! Uhuh, il burro di montagna... che bontà, chissà che buoni verranno i tuoi biscottini :)
EliminaL'idea di preparare la sfoglia e congelarla mi piace assai, chissà che non ci provi anch'io.
Un abbraccione!
che ricetta svelta e comoda che è anche per una merenda veloce, beh per fare la pasta sfoglia ci vuole tempo la lasciamolo per la domenica e adoperiamo l'altra
RispondiEliminaIn effetti non sempre si possono passare ore e ore in cucina :)
Eliminamamma mia che bontà..e complimenti per il blog!!
RispondiEliminaMa grazie!
EliminaEcco, vedi, questo, che non è delle mie parti, ma non è tex-mex, è facilissimo che nella mia cucina entri a breve ...grazie della ricetta!
RispondiEliminaClaudette
Beh...allora se lo fai spero tanto che possa piacere a te e alla tua famiglia :)
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