lunedì 17 novembre 2014

PASTA RISOTTATA AL NEBBIOLO CON FONDUTA DI GRUYÈRE E NOCCIOLE CARAMELLATE


Ed eccomi con la mia seconda ricetta per il contest #noiCHEESEamo promosso da Formaggi dalla Svizzera e il blog Peperoni e Patate.

Dopo una proposta con l’Emmentaler oggi è la volta del Gruyère. E guarda caso, se l’Emmentaler è il formaggio preferito da mio marito, io invece farei pazzie per il Gruyère, anche se, per dir la verità piacciono entrambi a tutti e due (e come potrebbe essere diversamente? :)). Fatto sta che questi due formaggi, spesso confusi tra loro, in realtà sono molto diversi, per aspetto e per sapore. L’Emmentaler con quei caratteristici buchi che si formano durante il processo di stagionatura e dal sapore di noci e spezie; il Gruyère a pasta liscia, soda e compatta e dall’inconfondibile sapore pieno, di erba e di fieno, rotondo e raffinato. Quello che hanno in comune? L’essere prodotti da secoli, il primo nella valle dell’Emme e il secondo nella regione in cui si trova Gruyère, nel Cantone di Friburgo. Da gustare entrambi in innumerevoli abbinamenti e ricette ma anche semplicemente così, da soli, a temperatura ambiente (mai freddi di frigorifero).

Anche in questo caso il tema è la cucina del cuore, che qui ho pensato di proporre abbinando tre alimenti che in assoluto più mi danno la sensazione di cucina casalinga e per questo del cuore: la pasta, il vino rosso e la fonduta di formaggio, che in questo caso non poteva che essere di Gruyère DOP.


PASTA RISOTTATA AL NEBBIOLO
CON FONDUTA DI GRUYÈRE E NOCCIOLE CARAMELLATE

Ingredienti per quattro persone

320 g di pastina (io ho utilizzato il formato chifferini rigati)
300 ml di Nebbiolo o altro vino rosso
1/2 cipolla rossa di Tropea
300 g di Gruyère DOP per la fonduta più 50 g da grattugiare
400 ml di latte
2 cucchiaini di amido di mais
1 cucchiaio di nocciole tonde Piemonte IGP
2 cucchiaini di zucchero
olio extravergine d’oliva
sale

Preparate la fonduta di Gruyère. Mettete in un pentolino il Gruyère tagliato a pezzettini insieme al latte dove avrete stemperato l’amido di mais. Ponete sul fuoco e fate cuocere rimescolando fino a che il formaggio si sarà fuso. Tenete da parte al caldo.

Tritate finemente la cipolla rossa e fatela sudare a fuoco dolce in un tegame con un po’ d’olio. Aggiungete la pasta cruda, fatela insaporire nella cipolla per un minuto, versate nel tegame metà del vino rosso e fate cuocere a fuoco medio fino a che il vino si sarà quasi del tutto consumato. Aggiungete quindi alla pasta a mano a mano dell’acqua calda salata e portate a cottura come se fosse un risotto, sempre rimescolando. Quando la pasta sarà quasi cotta, versate il vino rimanente e fatelo assorbire.

In un pentolino tostate leggermente le nocciole, spolverizzatele con lo zucchero, fatelo leggermente caramellizzare, togliete le nocciole dal fuoco e tritatele grossolanamente con un coltello.

Componete i piatti. Versate in ciascun piatto un po’ di fonduta, mettete al centro un po’ di pasta aiutandovi con un coppapasta, spolverate con un po’ di nocciole e terminate con un po’ di Gruyère grattugiato.


Con questa ricetta partecipo al contest di Formaggi Svizzeri in collaborazione con il blog Peperoni e Patate, #noiCHEESEamo .
http://www.peperoniepatate.com/2014/09/noicheeseamo-il-3-contest-dei-formaggi.html

 

 

14 commenti:

  1. Ottimo meraviglioso tutto solo tralascio la parte zuccherina..... anch'io adoro il GRUYERE forse ancora di più dell'emmentaler lo metterei un po ovunque. Anche mangiarlo cosi è favoloso ogni tanto lo acquisto, sai formaggi meglio pochi per me ma almeno che siano quelli che adoro. :-))
    Farò questa pasta con il nebbiolo mi stuzzica. Buona settimana cara a tutti e due. Ciaooo

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    1. Se ti piace il gruyere sicuramente ti piace pure questa pasta, il caramello per le nocciole è un di più che se vuoi puoi tralasciare. Concordo con te, in fatto di formaggi se si mangiano è meglio trattarsi bene :)
      Ciao Edvige, un bacione!

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  2. Passare di qui è sempre una bellezza. Mi piace davvero tanto questa pasta, e detto da una che non ne va matta ti assicuro che è un gran complimento ;)
    Ben studiata ed equilibrata, mi piaaaaaaceeeeeeee ;)

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    1. Qui il protagonista è il formaggio, la pasta poi, cotta così, è molto diversa dalla pasta come siamo abituati a concepirla.
      Grazie Monica :)))

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  3. Amo la pasta risottata, e se mi metti il nebbiolo e le nocciole, come posso non cedere alla meraviglia di questo piatto?!
    Comunque, sappilo, nella tua "faida" famigliare, io sto al tuo fianco: il mio preferito è decisamente il Gruyère, e così, a fonduta, mi piace ancora di più!

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    1. Ahahhah, per dirla tutta, mi piacciono tutti e due, però tra i due il Gruyere è il mio preferito :)
      Come avrai sicuramente notato, in questa pasta c'è un pezzo di Piemonte :)
      Un bacione!

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  4. Non ho mai preparato la pasta risottata, chissà perché! La tua è veramente un piatto da ristorante stellato. Mi piace tutto: la cottura nel Nebbiolo, la fonduta al Gruyère e il tocco delle nocciole caramellate... fantastica!!!

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    1. La pasta risottata l'ho già preparata qualche volta, ma questa era la prima volta che la cuocevo nel vino e sono rimasta colpita io stessa dal risultato. Davvero buona! :)
      Ciao Ale, un abbraccio!

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  5. che piatto ragazza! una fonduta bellissima, io ho provato a farla con l'emmentaler ma non mi è venuta :(
    questa la copio e la rifaccio che ho ancora formaggi svizzeri da smaltire!
    un abbraccio

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    1. Ciao Francesca! Credo che sia difficile fare la fonduta con l'Emmentaler, quindi consolati, non penso che sia dipeso da te il fatto che non ti sia riuscita. Anche con il Gruyere è difficile, infatti ci va un po' di amido. Ad ogni modo credo che sia un ottima soluzione per smaltire gli avanzi :)

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  6. Bella ricetta! Mi piace anche il contrasto cromatico. Molto interessante.

    Fabio

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  7. Ciao! La pasta risottata è una di quelle ricette che "mi ronza spesso in testa" ma che non ho mai provato...questa è davvero invitante :-)

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    1. Prova e mi saprai dire, è davvero buona, meglio se pasta di piccolo formato e senza troppi ingredienti d'accompagnamento.
      Ciao Francesca, grazie!

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