Un po’ budino, un po’ soufflè, un
po’ sformato, il koch è un dolce
della tradizione austriaca tipico anche della cucina triestina. La sua variante
più conosciuta è quella di semolino, il koch de gries (da griess in tedesco
semolino) ma anche la versione con il riso è abbastanza conosciuta.
Quando ho letto del contest di Patty, in collaborazione con Cose dell'altro pane, ho subito deciso che l’ingrediente principale del dolce che avrei
proposto sarebbe stato l’amaranto e da lì per arrivare al koch c’è voluto niente. Volevo assolutamente fare questo
esperimento, l’amaranto secondo me ben si presta anche per la preparazioni
dolci e poteva venirne fuori qualcosa di curioso.
L’amaranto è una pianta antichissima,
originaria del centro America, è stata fonte primaria per l’alimentazione dei
popoli di quelle terre, gli Incas, i Maya e gli Aztechi e fu riscoperta negli
Stati Uniti a metà del secolo scorso. Contrariamente a quanti molti credono non
è un cereale, non fa parte della famiglia delle graminacee e viene per questo
motivo spesso definito come uno pseudo cereale. Gli aztechi lo definivano “il grano degli Dei” per le sue proprietà nutritive
ed energetiche. Infatti, l’amaranto è ricchissimo di proteine, fino al 16%, e
ad elevato valore biologico e rispetto ai cereali contiene il doppio di lisina
che è un amminoacido essenziale per il nostro organismo. L’amaranto inoltre ha
un altissimo contenuto di ferro, calcio, fosforo e magnesio, è ricco di fibre
ed è altamente digeribile ed è per questo motivo adatto a tutti coloro che
soffrono di disturbi gastrointestinali.
Normalmente il koch viene cotto in forno e poi servito
nel suo stesso contenitore, io ho voluto farne delle monoporzioni adatte alla
colazione e ne sono usciti questi dolcetti leggeri, senza farine di nessun
genere, privi di glutine, senza burro né olio e senza zucchero (ho utilizzato
il miele come dolcificante). In aggiunta solo un po’ di ricotta freschissima,
dei pistacchi (arrivati direttamente dalla Sicilia, graditissimo e
preziosissimo dono di una amica), delle carote, delle uova e della scorza di
limone.
E prima di passare alla ricetta, auguro a tutti voi una buona Pasqua!
MINI
KOCH DI AMARANTO CON PISTACCHI E CAROTE
Ingredienti per sei mini koch
100 g di amaranto
300 ml di latte
3 cucchiai di miele
150 g di ricotta
2 uova
1 carota piccola
20 g di pistacchi
la scorza di un limone grattugiata
un pizzico di sale
una noce di burro e una manciata di pistacchi per rivestire
gli stampini
Preriscaldate il forno a 190°C.
Sciacquate l’amaranto e mettetelo
insieme al latte in una casseruola sul fuoco e fate cuocere per circa mezz’ora
fino a che il latte si sarà completamente consumato e l’amaranto si sarà
ammorbidito. Nel frattempo cuocete la carota in un po’ d’acqua per circa un
quarto d’ora e tagliate in due i pistacchi con un coltello. Rivestite gli
stampini, tritate finissimi i pistacchi tenuti per il rivestimento, imburrate
gli stampini, rivestiteli con i pistacchi e teneteli al fresco.
Quando l’amaranto è cotto aggiungete al composto un pizzico
di sale, il miele, la scorza di limone, la ricotta precedentemente passata al
setaccio, la carota tagliata a cubetti e i pistacchi e amalgamate bene il
tutto.
Dividete i tuorli dagli albumi e
montate questi ultimi a neve fermissima. Aggiungete al composto di amaranto i
rossi uno alla volta e poi incorporate gli albumi delicatamente facendo
attenzione a non smontarli, con un movimento dal basso verso l’alto.
Versate il composto negli
stampini (non fino all’orlo perché gonfieranno) e metteteli a cuocere in forno
per circa mezz’ora, fino a che saranno dorati in superficie.
Fateli raffreddare leggermente, toglieteli dagli stampini e
serviteli.
Con questa ricetta partecipo al contest di Patty, è senza? è buono! , in collaborazione con Cose dell'altro pane.
Grazie a te imparo sempre ricette nuove della tradizione delle tue zone. Sono ricette sempre originali, che invogliano la prova! come questo koch, da te preparato con l'amaranto che è un ingrediente che è tanto che voglio provare..non appena mi passa la "fissa" del miglio! ;-) una ricetta perfetta per il contest di Patty, per concedersi un dolce senza troppi sensi di colpa ma senza rinunciare al gusto e alla bontà... in più è naturalmente senza glutine! Buona Pasqua anche a te e Cristian e un grande bacione!
RispondiEliminaGrazie cara Francy :) in effetti i sensi di colpa mangiando un dolcetto di questo tipo non sono poi così tremendi. Poche calorie, pochi grassi, tutti ingredienti sani, pochi zuccheri... insomma, cosa c'è di meglio?
EliminaPer quanto riguarda l'amaranto non è che poi sia così diverso dal miglio, ma io li trovo ottimi entrambi. Un bacione a te :)
Farina di amaranto l'avevo scoperta, ho fatto un post ma non l'ho mai provata. Provvederò. Buona Pasqua.
RispondiEliminaForse l'ho anche visto il tuo post? Però non ho usato la farina di amaranto, ho proprio usato l'amaranto. Comunque se ti capita provalo, è molto versatile. Un bacione!
Eliminache meravigliosa proposta mia cara mary...conosco il Koch de gries ed è buonissimo, la tua versione però è ancora più allettante! cosa dirti se non bravissima? Auguroni di buona Pasqua a te e tuo marito!
RispondiEliminaUn bacione grande <3
E' vero che è fantastico il koch de griess? A me piace da morire, come del resto tutte le preparazioni a base di semolino, Grazie cara per gli auguri, spero che tu abbia passato delle buone feste. Un bacione!
EliminaChe piatto squisito ma soprattutto qualcosa di veramente originale mia cara Mari ......come sempre quando passa dalle tue mani!!!
RispondiEliminaBuona Pasqua :-)
Grazie Ilaria! Buona Pasqua anche se in ritardo anche a te, spero che tu l'abbia passata nel migliore dei modi. Un bacione!
EliminaCara Mari che ricetta originale. Con un ritardo degno dei miei ritmi elefantiaci, sono riuscita a venire a leggere il tuo contributo, che inserisco subito fra la pasticceria fine da te ma potrebbe andare molto bene anche per la colazione. Dimmi tu quale categoria preferisci.
RispondiEliminaTi chiedo anche il favore di inserire il link a Cose dell'altro pane. Un bacione grande.
Grazie Patty, va benissimo anche nella pasticceria fine da te. Ora vado a inserire il link a Cose dell' altro pane. Grazie mille e un bacione a te!
EliminaGrazie Patty, va benissimo anche nella pasticceria fine da te. Ora vado a inserire il link a Cose dell' altro pane. Grazie mille e un bacione a te!
Eliminaè una proposta molto raffinata un gran modo per utilizzare l'amaranto non conosciutissimo
RispondiEliminain effetti l'amaranto è molto versatile, in versione dolce non l'avevo mai provato ma devo dire che è perfetto anche così.
EliminaMa sai che non conoscevo il koch? Che dolce interessante, e mi intriga molto la tua variazione a base di amaranto! :)
RispondiEliminaIl koch è un dolce molto buono e questa versione con l'amaranto è un po' diversa dal solito. Un bacione!
EliminaL'amaranto è un dono stupendo! a casa sono l'unica a mangiarlo, il cozzaro "arrufa" il naso, allora io mangio dippoa razzione! Sempre però in versione salata, e invece dovrò prendere nota perche questa tua versione di koch è strepitosa!
RispondiEliminaS'impara sempre da te!
besos
Prima volta che lo uso per un dolce, sai che io sono più per il salato ed è così che lo avevo sempre mangiato, però si presta anche per essere impiegato per le preparazioni dolci.
EliminaIl cozzaro è cresciuto a pane e cozze (come anche qualcun altro) quindi è ovvio che "arrufa" il naso :)))