Adoro il riso, in tutte le sue varietà, perché trovo che sia
oltre che buono anche sano. Ma soprattutto per quella sua caratteristica di
riuscire, come nessun altro alimento è in grado di fare, ad essere versatile,
quasi fosse un foglio di carta bianca su cui si può scrivere di tutto. Ecco,
basta un pugno di riso per creare qualsiasi piatto: invernale, estivo, caldo,
freddo, contorni, primi, dessert…
Mi piace molto anche il riso Basmati, per il suo
caratteristico profumo e i suoi chicchi lunghi, che ben si presta per essere
utilizzato come contorno ad altri piatti, proprio come solitamente viene
impiegato nella cucina dei paesi orientali, in cui viene coltivato.
E se il riso Basmati ormai è piuttosto conosciuto, molto
meno lo è il suo fratello italiano, il riso Apollo. Devo dire che io stessa non
lo conoscevo fino a poco tempo fa. Lo chiamo fratello del Basmati perché gli
assomiglia tantissimo, chicchi lunghi, aromatico, profumato. Però è italiano e
viene coltivato nel vercellese.
Ecco, credo che non comprerò più il riso Basmati,
dopo che ho avuto l’occasione di provare il riso Apollo che mi ha inviato Ecorì. Perché? Per tre semplicissimi motivi. Il primo è che è
assolutamente delizioso. Il secondo è che è italiano ed io, ormai da un po’,
cerco di comprare solo prodotti italiani (dall’automobile ai formaggi, dalle
farine agli elettrodomestici, dai vini all’abbigliamento… insomma, nel mio
piccolo cerco di giovare all’economia di questo nostro povero paese). Il terzo
motivo è che più di qualche volta mi è capitato di sentire notizie riguardanti
il ritiro dal mercato italiano di riso Basmati importato dall’India o dal
Pakistan per eccesso di tracce di pesticidi al suo interno. Si sa, i controlli
vengono fatti a campione e quindi credo che se una volta viene ritirato, la
volta dopo finisce nel mio piatto.
Quindi basta Basmati e benvenuto Apollo nella mia cucina. Se
poi è Ecorì ancora meglio. Perché Ecorì, che è una società il cui capitale è detenuto in maggioranza dagli stessi imprenditori
agricoli che producono, confezionano e vendono il riso, produce un riso ecocompatibile, cioè seguendo le direttive agroambientali della Regione Piemonte. Il riso è prodotto in modo
"pulito", nel pieno rispetto dell'ambiente in cui viene coltivato,
secondo tecniche tradizionali, pur con l'ausilio delle tecnologie più
innovative ed è lavorato e conservato senza l'uso di antiparassitari e
conservanti
Ho chiamato fusion questa insalata di riso, un po’ perché
il riso, pur richiamando piatti orientali è italiano, ma anche perché gli
ingredienti con cui l’ho condita e i procedimenti di cottura che ho seguito
sono un mix incredibile di quanto ho appreso in materia negli ultimi anni.
Ne è uscita un'insalata dal sapore incredibile ma al tempo stesso dietetica e sana…
INSALATA DI RISO FUSION
Ingredienti per 4 persone
320 g di riso a chicco lungo
1 peperone rosso
2 carote
1 gambo di sedano
una decina di taccole o di fagiolini
1/2 cipolla rossa di Tropea
2 cucchiai di semi di sesamo
2 centimetri di radice di zenzero
1 cucchiaio di curcuma
olio extravergine d’oliva
2 cucchiaini di zucchero
2 cucchiai di salsa di soia
Preparate il riso. Sciacquatelo velocemente sotto all’acqua
fredda, scolatelo e mettetelo in una pentola con un filo d’olio. Fatelo tostare
brevemente, aggiungete la curcuma, mescolate e aggiungete 550 ml di acqua,
portate a bollore, coprite con un coperchio e a fuoco basso fatelo cuocere per
dieci minuti. Spegnete il fuoco e fatelo riposare sempre coperto per altri
dieci minuti.
Pulite e tagliate la cipolla rossa a fettine molto sottili e
mettetele in un recipiente coperte d’acqua.
Pulite e sbollentate le taccole. Tagliatele a julienne di
sbieco.
Pulite le carote, tagliatele prima in due per la lunghezza e
poi a rondelle sempre di sbieco. Pulite il peperone, ricavatene delle falde e
tagliatelo nello stesso modo delle carote. Mettete in una padella lo zucchero e
due cucchiaini d’olio extravergine d’oliva, aggiungete le carote e il peperone,
fateli appassire leggermente quindi bagnateli con la salsa di soia e fateli
stufare per qualche minuto. Teneteli da parte.
Pulite il sedano e tagliatelo a rondelle.
Sbucciate lo zenzero, tagliatelo a fettine sottili e poi a
bastoncini sottilissimi.
Condite il riso con i semi di sesamo e lo zenzero e
dividetelo in quattro piatti. Sopra al riso, in ciascun piatto, mettete le
carote e i peperoni, il sedano, le taccole e qualche fettina di cipolla rossa.
Adoro anch'io il riso e questa varietà tutta made in Italy non la conoscevo, ma voglio assolutamente provare questo riso Apollo! ho della curcuma fresca in frigo e questa ricetta è da fare al più presto! grande Mari! grazie e un bacione!
RispondiEliminaSe ti capita provalo, è davvero molto simile al basmati, profumato e saporito...
EliminaGrazie a te Francy :)
Anch'io come tu sai sono una risottara, il Basmati è buono ma anche se i chicchi restano sgranati per me è ancora troppo tenero mi piace al dente.... Questo Apollo non so non l'ho mai visto ...va bene che freguento solo Pam e Coop forse altri lo tengono. Buono l'insieme sempre sperando che non venga stracotto al gusto lo voglio provare gliingredienti li ho tutti..salvo il riso ovviamente. Buona giornata bacione
RispondiEliminacredo che non si trovi molto facilmente, forse solo on line o in negozi molto ben riforniti. Se segui i tempi di cottura, ma soprattutto la quantità d'acqua, vedrai che non resta stracotto e i chicchi rimangono sodi.
EliminaUn bacione a te Edvige!
Bellissimo questo riso Apollo! Non lo conoscevo e lo voglio provare al più presto!
RispondiEliminaE concordo con te sul fatto che sia versatile, buonissimo e sano: al rientro dalla mia vacanza mi sono mangiata un piattone di riso in bianco enorme perché...mi mancava da morire!! Più della pasta e della pizza :D
Ma sai che anche a me manca molto di più il riso che la pasta se non ne mangio per un certo periodo?
EliminaLo trovo un alimento davvero eccezionale, si può preparare in mille modi diversi, soprattutto se si impara a conoscerne le molte varietà
E' bella la filosofia che c'è dietro Ecorì! :-)
RispondiEliminaa me piace tanto il riso proprio per la sua versatilità ed infatti ne ho mangiato un sacco in Thailandia.
Mi piace anche questa fusione di sapore. Alla fine basta poco perché un piatto ci porti lontano con la fantasia.
Fabio
Ho visto i piatti fantastici che avete mangiato in Thailandia... beati voi, chissà che bontà :)
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