Ogni tanto mi chiedo quanto io
sia io e quanto io sia gli altri.
Perchè ognuno di noi interagendo con
altre persone cambia un po’ a seconda di chi si ritrova davanti.
Vi è mai capitato di avere a che
fare con qualcuno che per il suo carattere e il suo modo di fare riesce a
tirare fuori il peggio che c’è in voi?
Oppure con persone con le quali,
appena conosciute, si instaura subito una grande sintonia, ci si capisce al
volo, e forse proprio per questo si riesce a dare il meglio di sé?
O di rendersi conto che conversando
con qualcuno si riesce ad avere sempre la battuta pronta mentre con qualcun
altro non si riesce mai a dire quello che si vorrebbe?
A prescindere da questi dubbi amletici, una cosa è sicura e cioè
che ultimamente sono un po’ fissata con la cucina etnica :) (nonostante sia fermamente
convinta che la cucina italiana sia la migliore del mondo) e soprattutto con
quella indiana.
Per partecipare allo Starbook il
mese scorso ho comprato un libro bellissimo che contiene ben mille ricette
indiane. Sono sicura che prossimamente approfondirò il discorso :)
Questi pakora e questo chutney
invece li ho già fatti qualche volta, mi sono liberamente ispirata a un libro
che ho già da qualche tempo La cucina
indiana di Walter Pedrotti.
I pakora sono lo street food
indiano per antonomasia e sono di una bontà strepitosa. Sono adatti anche per
chi ha problemi di celiachia perchè sono a base di farina di ceci e nonostante
siano fritti sono abbastanza leggeri perché questo tipo di pastella non assorbe
assolutamente l’olio e poi si possono fare anche in anticipo, basta riscaldarli
nel forno prima di servirli e conserveranno tutta la loro caratteristica
croccantezza.
PAKORA DI VERDURE CON CHUTNEY DI MENTA E
YOGURT
Ingredienti
per i pakora
170 g di farina di ceci
100 g di zucchine
80 g di patate
60 g di cipolla
2 cucchiai di coriandolo fresco
2 cucchiaini di semi di cumino
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaino di peperoncino rosso in polvere
½ cucchiaino di bicarbonato
olio per friggere
per il chutney di menta e yogurt
200 g di yogurt bianco naturale
100 ml di latte di cocco
4 cucchiai di menta fresca tritata finemente
1 piccola cipolla
1 peperoncino verde fresco
½ cucchiaino di sale
Preparate il chutney.
Tritate finemente la cipolla e il peperoncino. Versate lo
yogurt in una ciotola e aggiungetevi il latte di cocco, il sale, la cipolla, il
peperoncino e la menta tritata. Mescolate bene e conservate in frigorifero.
Preparate i pakora.
Tostate i semi di cumino in un tegame e poi polverizzateli
in un mortaio.
Sbucciate le patate. Grattugiate le patate e le zucchine e
tritate la cipolla e il coriandolo.
Versate la farina di ceci, il bicarbonato, il cumino in
polvere, il peperoncino in polvere, il sale e 1,5 dl di acqua in un mixer e
frullate il tutto in modo da ottenere una pastella.
Versate la pastella in una ciotola e aggiungete alla
pastella le zucchine e le patate grattugiate, la cipolla e il coriandolo
tritati.
Mescolate bene tutto in modo da ottenere un composto
omogeneo.
Scaldate abbastanza olio in un
tegame (io solitamente per la frittura uso olio extra vergine d’oliva ma in
questo caso altererebbe troppo il sapore caratteristico dei pakora e
quindi secondo me è meglio usare un olio d’arachidi) e quando è caldo versatevi la pastella a
cucchiaiate e friggete girando ogni tanto.
Scolate i pakora dall’olio in eccesso e serviteli con il
chutney.
Si, ti capisco, anche io ho rapporti simili con le persone, certe con cui mi intendo alla perfezione, certe che mi lasciano sempre interdetta... e per me è un disastro visto che vorrei sempre avere l'ultima parola ;)
RispondiEliminaBella questa ricetta, adoro la cucina etnica in generale, e l'indiana dopo il viaggio di nozze mi è rimasta nel cuore, eppure questi non li avevo mai visti né provati: devo rimediare appena possibile, sono davvero invitanti!!
Sei stata in India in viaggio di nozze? Ma che bello! Chissà che bei ricordi ti porterai dietro di un paese così affascinante. Sì, la cucina indiana non è solo spezie, è molto di più ed è tutta da scoprire.
Eliminacon l'esperienza si impara anche a trattare con chi ci vuole inibire idee e parlare solo lui, favorire la conversazione dovrebbere essere il massimo ma non sempre è cosi, ma si impara :-)
RispondiEliminanon consoceva questo piatto e questa preparazione ma mi piace molto solo a leggerla il chutnei molto interessante anche per altre preparazioni
Sì, purtroppo non è solo questione di feeling, a volte ci si ritrova di fronte anche la maleducazione e lì c'è ben poco da fare purtroppo.
EliminaIl chutney è molto fresco e buono e in effetti può essere abbinato a tanti altri piatti :)
Ma che buoni questi paroka. Io non li conoscevo, devo assolutamente rimediare!
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso questa ricetta! :*
Sono buonissimi Chiara, ci sono on varie versioni e la caratteristica è che viene utilizzata la farina di ceci e che sono fritti. Provali, ci vuole anche abbastanza poco tempo per farli.
Eliminastupenda questa ricetta...non conoscevo i pakora...sembrano deliziosi!!!
RispondiEliminaSono fantastici, te lo assicuro, facili da fare ma sempre apprezzati da tutti.
EliminaCara Mari, condivido con te la "fissazione" per la cucina etnica e per quella indiana ;) I pakora per me sono irresistibili, e i tuoi hanno un aspetto meraviglioso :))) Ho voglia di pakora!!!
RispondiEliminaMi capita eccome di trovarmi nelle situazioni che hai descritto, ma non sono ancora riuscita a trovare la "soluzione"...
Un abbraccio
Lo so Ale che abbiamo una passione in comune :) Buoni i pakora vero?
EliminaPurtroppo soluzioni per quel tipo di situazioni non credo che ce ne siano molte, l'unica è quella di ascoltare il proprio istinto e quando ti dice che non c'è troppa sintonia con qualcuno non insistere troppo nella conoscenza :)
Io e te siamo matte per l'etnico anche se adoriamo la cucina italiana ( quindi ti capisco perfettamente)!!!! :) Meravigliosi questi pakora, non vedo l'ora di provarli e tu sei fenomenale! ps. quel chutney poi dev'essere la fine del mondo!
RispondiEliminaAdoro te e il tuo blog!
E tornando al tuo discorso, tu tiri fuori il meglio di me :)
ps. la raccolta brasiliana viene prorogata a settembre, quindi hai tempo per stupirmi!!!! ;)
Mi sa che a te e a me, se adoriamo la cucina italiana e siamo pure matte per l'etnico, piace proprio la cucina in generale, ci manca solo quella di altri pianeti :)))
EliminaGrazie cara Ale per tutti i tuoi complimenti, ho pensato anche a te quando ho scritto il blog, tu sei una di quelle persone capaci di tirare fuori il meglio, non solo da me, ma da tutte le persone che incontri perchè sei speciale.
Per la raccolta brasiliana se è prorogata forse ce la faccio, vediamo. Un bacione!
Sono d'accordo con te sulle tue considerazioni e aggiungo quello che non ti da modo di interagire è l'emanzione che senti se sei un personaggio sensibile e quindi si recepisce il NON.
RispondiEliminaLa cucina indiana mi piace molto non tutta però anche perchè è difficile riuscire a trovare proprio tutto quello che usano loro. In genere mi piacciono tutte le cucine o quasi del mondo salvo quella che usa tipo formiche, cavalette, ecc. allora li non ci sto viene fuori il mio essere europeo. Al limite posso accettare la carne di serpente o altro tipo animale...ma quello NO.
Buono questo piatto ma lo gusto da qui lo mangerei solo io per cui...mi accontento.
Buona settimana carissima un abbraccio.... noi si che siamo in sintonia :-))
Sì, anch'io non credo che potrei mai mangiare gli insetti, eppure qualcuno dice che saranno il cibo del futuro perchè molto nutrienti e con costi bassissimi di produzione. Io spero che non ci sarò più :) Comunque anche la carne di serpente credo che farei fatica a mangiare :)
EliminaPer quanto riguarda la cucina indiana, è vero, molte ricette richiedono ingredienti difficili da trovare (anche se conosco un negozietto nella nostra città che ha un po' di tutto) però ce ne sono alcune anche più semplici, per esempio questa.
Certo che siamo in sintonia Edvige! Buona settimana anche a te :)
Eh sì, proprio così, con alcune persone basta uno sguardo per capirsi mentre con altre non è sufficiente una vita intera di discorsi.
RispondiEliminaGrazie Michela, ciao!
Queste polpettine di farina di ceci e verdure, che ammiccano al falafel, anche se da lontano, devono essere deliziose. E non oso immaginare la meraviglia dell'accompagnamento con yogurt e menta.. la perfezione è davvero nelle piccole cose!
RispondiEliminaAmmiccano ai falafel in effetti perchè fatti con la farina di ceci e fritti però il sapore è completamente diverso, ottimi anche loro comunque :) e in effetti senza il chutney non sarebbero così buoni. Condivido assolutamente la considerazione sulle piccole cose :)
EliminaMi sembra che questa estate nella tua cucina ci sarà sapore di oriente o mi sbaglio??
RispondiEliminaAltra ricetta da rifare........
Un beso muy gordo
ahahah... sì, in effetti il profumo delle spezie ancora si sente per casa però adesso smetterò di cucinare per un po' :)
EliminaUn beso muy gordo a ti chica :)
Sai che io invece jo il problema della battuta pronta, abbia chi abbia davanti? E credimi spesso faccio delle figuracieanche da indole indole involontaria! Non so cosa sia meglio...
RispondiEliminaA parte questo dirti che ho scoperto la farina di ceci grazie alla cucina indiana e non grazie alla fatinata!
Comunque da te, cara lasagna è sempre una goduria passare!!!
Tu non fai mai delle figuracce perchè tutti ti adorano per la tua spontaneità :)
EliminaLa farina di ceci invece io l'ho sempre usata solo per la farinata e ho scoperto con questi pakora che si presta ad essere utilizzata in modi diversi, il suo sapore mi piace sempre tantissimo.
Besos!