Ed eccoci alla sfida n.68 dell’MTChallenge che questo mese ci vede impegnati in un compito non
semplicissimo, quello di preparare in casa la pasta sfoglia e, come se non
bastasse, di utilizzarla per preparare dei cannoli piemontesi o anche detti cannoncini.
La proposta è arrivata da Francesca, che ha vinto lo scorso mese con una
splendida ricetta la sfida sulle paste di pesce.
E siccome ci chiede
anche di dedicare la nostra proposta a qualcuno, ho deciso di farlo a modo mio,
senza troppi proclami, semplicemente “consentendo” :) alla mia dolce metà la
nostra prima partecipazione all’MTC congiunta, dopo anni di sfide. Ebbene sì,
siamo diventati inseparabili anche qui, oltre a tutto il resto, che ci vede
inseparabili sin dal primo giorno in cui ci siamo guardati negli occhi.
E allora ecco questi
due cannoncini, il mio con una besciamella dolce al mango e meringa al lime e
il suo con una besciamella dolce al maraschino. Ma non vi svelo qual era il più
buono.
Per la ricetta della
pasta sfoglia copio-incollo dosi e procedimento descritti da Francesca.
Pasta
Sfoglia per cannoli o cannoncini
Ingredienti per il panetto
350 g burro
150 g farina 00
Ingredienti per il pestello
350 g farina 00
150 g burro
20 g sale
Acqua fredda g 50
Vino bianco secco g 60
Procedimento
Per prima cosa ho provveduto a preparare il panetto. Si può fare a mano su un piano, su una spianatoia o con l'aiuto della planetaria usando la foglia.
Per prima cosa ho provveduto a preparare il panetto. Si può fare a mano su un piano, su una spianatoia o con l'aiuto della planetaria usando la foglia.
Ho utilizzato il burro ancora freddo di frigorifero
e l'ho amalgamato con la farina.
Il composto non va lavorato troppo a lungo, deve
essere omogeneo ma il burro deve mantenere una discreta plasticità. Fatto
questo ho modellato il panetto dandogli una forma quanto più rettangolare
possibile e l'ho avvolto in pellicola alimentare e riposto in frigo per un’ora
e mezzo.
Nel frattempo ho preparato il pastello inserendo la
farina e il burro in planetaria munita di gancio e impastando con i liquidi;
l'acqua fredda con il sale disciolto all'interno e il vino bianco secco freddo
anch'esso. Si può fare anche a mano, distribuendo all'interno della farina
disposta a fontana gli altri ingredienti ed impastando con i liquidi
manualmente.
A questo punto ci troviamo di fronte ad un bivio:
alcuni sostengono sia bene lavorare molto l'impasto altri invece che sia meglio
lavorarlo poco, lasciandolo un po' grezzo poiché saranno le stratificazioni
successive, dovute ai passaggi dei vari giri e stesure a rendere l'impasto
liscio e perfetto. Io seguo questa seconda strada, perciò lavorate l'impasto
quel tanto che basta ad ottenerlo compatto anche se leggermente grumoso.
Ho avvolto l'impasto nella pellicola e l'ho fatto
riposare in frigo per mezz'ora. Si può lasciare anche fuori dal frigorifero, in
verità fate come preferite, personalmente preferisco i riposi al fresco.
Trascorso questo tempo ho ripreso l'impasto e l'ho steso con il mattarello
cercando di darli una forma rettangolare fin da subito. Tenete a mente che
durante la preparazione la forma rettangolare va mantenuta il più possibile
affinché non ci siano sovrapposizioni di pasta e non si rischi di ottenere una
sfogliatura troppo disomogenea, ricordate anche che durante tutti i passaggi
della lavorazione il mattarello e il piano andranno sempre leggermente
spolverati di farina, per evitare che la pasta si attacchi.
Ho steso la pasta allo spessore di 1 cm circa e ho
steso anche il panetto freddo, disponendolo tra due fogli di carta forno e
dandogli inizialmente dei colpi con il mattarello fino ad abbassarlo e poi
quando appare di nuovo lavorabile con il mattarello in maniera classica fino a
che non è della solita altezza del pastello ma di metà lunghezza, in modo tale
che una volta poggiato nella parte centrale della pasta sia possibile
ricoprirlo con i due lembi di pasta.
A questo punto mantenendo i lati aperti in alto e in
basso ho eseguito il primo giro a 3, portando la parte alta verso il centro e
ricoprendola con quella in basso in modo tale da ottenere tre strati di pasta
sovrapposti ed ho steso la pasta. Subito dopo ho eseguito la prima piega a
quattro, ho ribaltato il lato inferiore e quello superiore verso il centro e
poi ho chiuso a libro la pasta, in modo tale da ottenere quattro strati. Ho
messo in frigorifero a riposare per 45 minuti circa. Una volta ripreso
l'impasto l'ho steso, sempre in forma di rettangolo, mantenendo il lato chiuso
alla mia destra. La pasta sfoglia si stende sempre nel solito verso, lato
aperto davanti,lato chiuso a destra, e sempre lavorando il più possibile in
verticale ed aggiustando via via in orizzontale.
A questo punto ho eseguito tutti i giri, sono ancora
4 in totale, 2 a 3 e 2 a 4, alternandoli e intervallandoli dopo ogni giro con
riposi in frigo di 20-30 minuti.
Una volta eseguiti tutti i giri la vostra sfoglia sarà pronta per essere cotta, deve fare solo un ultimo riposo in frigo di minimo un'ora. Io come già detto lo lascio proprio dormire tutta la notte.
L'ultima di questa serie di foto mostra la sezione di pasta che si ottiene tagliandone una parte a lavorazione e riposi completati.
Una volta eseguiti tutti i giri la vostra sfoglia sarà pronta per essere cotta, deve fare solo un ultimo riposo in frigo di minimo un'ora. Io come già detto lo lascio proprio dormire tutta la notte.
L'ultima di questa serie di foto mostra la sezione di pasta che si ottiene tagliandone una parte a lavorazione e riposi completati.
Ho ripreso la pasta sfoglia, ne ho tagliato un pezzetto (la
pasta è molta perciò a meno che non vogliate fare tantissimi cannoli ve ne
avanzerà anche per altre preparazioni) e l'ho steso alto circa 1 cm (io ½ cm),
poi ne ho ricavate tante strisce larghe circa 1,5 cm che ho arrotolato sullo
stampo per cannoli, via via sovrapponendo leggermente la parte di striscia che
andavo arrotolando su quella già arrotolata. In molte ricette questo passaggio
non prevede alcuna spennellatura, io invece preferisco spennellare appena con
uovo sbattuto la parte interna della striscia prima di arrotolarla per avere
una maggiore stabilità della forma in cottura. Ne ho realizzati di due tipi,
aperti da entrambe le parti a forma di piccolo cannolo e chiusi da una parte e
aperti dall'altro a forma di piccolo cannone o cornucopia. In sostanza non
cambia niente, solo la forma dello stampo sul quale vengono arrotolate le
strisce di pasta.
A questo punto ho passato i cannoli in frigo per 15
minuti e una volta ripresi, li ho spennellati in superficie con uovo sbattuto,
ho spolverato con zucchero a velo e li ho lasciati cuocere in forno statico a
190° (nel mio 180° C all’inizio e poi a 170°) per 15/20 minuti circa.
E a questo punto le creme che abbiamo ideato per farcire i cannoli.
Per la besciamella dolce presa come base per entrambe le versioni:
250 ml di latte
30 g di zucchero
20 g di burro
40 g di farina (ce ne
va abbastanza, la besciamella deve essere piuttosto consistente)
Per la versione al maraschino:
2 cucchiai di
maraschino
Per la versione al mango:
100 g di polpa di mango
100 g di albumi a
temperatura ambiente
100 g di zucchero
semolato
100 g di zucchero a
velo
2 cucchiai di succo di
lime
Preparate la
besciamella dolce.
Fate scaldare
il latte e scioglietevi lo zucchero. Fate sciogliere burro e farina in un altro
pentolino, mescolate e fate cuocere per un paio di minuti la farina fino a quando
comincerà a dorarsi. Quindi aggiungete il latte poco alla volta mescolando bene
all’inizio e aggiungerlo poco per volta e solo quando quello già versato sarà
stato assorbito dalla farina. Fate cuocere la besciamella per qualche minuto,
spegnete il fuoco e fatela raffreddare.
A metà
besciamella ho aggiunto per la mia versione la polpa del mango frullata con un
goccio di lime e per la sua versione Cristian ha aggiunto il maraschino
all’altra metà.
Per la mia
versione ho preparato le meringhe al lime seguendo il solito procedimento.
Mescolate i due
tipi di zucchero. Sbattete leggermente gli albumi per qualche secondo, quindi
aggiungete metà del composto ottenuto dai due tipi di zucchero e cominciate a
montare a neve. Montate a velocità media e quando vedete che il composto quasi
pronto (circa a metà), aggiungete lo zucchero restante e il succo di lime e
continuate a montare fino a quando il composto sarà molto denso.
Rivestite una
teglia con carta da forno e con un cucchiaio adagiate la meringa sulla teglia in
tanti mucchietti (in questo caso non mi importava di dare alla meringa una
forma particolare visto che poi andava spezzettata).
Cuocete in
forno leggermente ventilato per quattro ore a 65°C. La cottura della
meringa dipende molto dal forno, quindi è necessario adattare tempi e
temperature. Una volta asciugata, prendete una piccola parte di meringa e spezzettatela. Quella che rimane mangiatela, da sola, nello yogurt, con un po' di panna, insomma, non mancheranno i modi per farla fuori :) altrimenti congelatela per momenti migliori.
Riempite i cannoncini, una volta che si sono raffreddati, con l'aiuto di un sac a poche, con le due creme e guarnite quelli al mango con i pezzettini di meringa.
Con questa ricetta partecipo, ops, partecipiamo all'MTC n. 68 con i cannoli di sfoglia di Francesca del blog 121 gradi.