Dell’autunno mi piace tutto. Quel
raggio di sole ormai basso che spunta e scalda ancora e fa per un istante
scordare che sta arrivando l’inverno. I colori caldi, i rossi accesi del sommacco
che incendia il carso scagliandosi sul bianco della pietra calcarea. Il giallo
delle foglie secche, di quelle ancora tenacemente ancorate agli alberi o il
marrone acceso di quelle già cadute. Il profumo di muschio nei boschi e quello del
fumo dei camini nei paesi.
E la luce, particolare, calda, avvolgente, che
insieme alle prime nebbie rende i paesaggi eterei, come quelli delle fiabe. E
la voglia di rallentare, di riposare, ma soprattutto di tacere. In autunno le
parole diventano superflue. L’inizio del letargo, del corpo e della mente. Per
rigenerarsi, attraverso i colori, il freddo e i suoi profumi.