Che i vini sloveni stiano
cominciando, giustamente, a trovare in maniera decisa una loro collocazione
nel mondo dell’enologia internazionale e che siano sempre più apprezzati e
conosciuti al di fuori dei confini di questo piccolo ma a noi vicinissimo paese,
già lo si sapeva.
Quello che invece, almeno io, non
sapevo, è che gli sloveni, attraverso il legame sentito e profondo con il proprio
territorio, stanno ricercando un modo nuovo di proporsi nel mondo dell’enogastronomia.
Vini sempre più raffinati nascono dalla ricerca e dalla passione che nuovi o
vecchi vignaioli generosamente impiegano per produrli, andando di pari passo con
giovani chef dalla voglia di emergere per riscattare la gastronomia slovena da
quell’idea di cucina un po’ rustica che l’ha sempre ingiustamente
contraddistinta, per innovarla e farla conoscere. C’è una cosa che li accomuna,
si avverte, la voglia di cambiare ma senza tradire il proprio territorio
né le proprie tradizioni. Seguendo questa logica, la produzione di nuovi vini non
può che passare attraverso l’utilizzo di vitigni autoctoni o comunque da sempre
utilizzati in questo territorio, naturalmente e climaticamente votato alla
viticoltura, così come la gastronomia non può emergere se non attraverso l’utilizzo
di prodotti del territorio, di mare e di terra, impiegati in maniera diversa da
quella abituale per creare piatti raffinati ed eleganti che continuano a
ricordare al palato sapori antichi ma al tempo stesso completamente nuovi.
Tutto ciò accompagnato da un forte
desiderio di condivisione, unito ad una ferma e decisa volontà di farsi
conoscere, come è dimostrato dai sempre più frequenti eventi enogastronomici
che si svolgono in questo territorio. E che io ho avvertito in maniera netta l’altra
sera al Park Wine Party, che si è svolto a Nova Gorica, nella location
suggestiva del giardino del Park Casinò & Hotel, evento enogastronomico organizzato
dal gruppo Hit e che ha visto la partecipazione di ben diciotto cantine slovene,
provenienti dalle quattro zone
vinicole della Slovenia, regione Primorska - Valle del Vipacco, Collio Sloveno,
Carso e Istria Slovena
e che hanno presentato un totale di ben 60 etichette.
L’occasione era
quella di festeggiare e celebrare la nuova vendemmia, assaggiando i vini delle
vendemmie passate mentre i nuovi vini stanno nello stesso momento cominciando a
nascere. L’idea è veramente accattivante e l’atmosfera gioiosa e festiva che ha
accompagnato la serata le ha reso onore.
Tra
le cantine partecipanti spiccavano anche nomi già conosciuti a livello
internazionale e che sono sinonimo di qualità del mondo del vino. E’ il caso di
Movia, inserita da
Wine&Spirits tra i 100 migliori produttori del mondo nel 2016, e di Marjan Simčič, il cui rinomato Ribolla
Opoka dell’annata 2013 ha vinto la medaglia d’oro agli ultimi “Decanter World
Wine Awards”. Il prestigioso concorso internazionale, che raduna critici da
ogni angolo del pianeta, ha anche insignito Bjana della medaglia di platino per il suo spumante brut rosé.
Ma se si parla di vino non si può,
al giorno d’oggi, dimenticarsi del cibo e se già l’evento, esclusivamente sotto
l’aspetto enologico sarebbe stato comunque un successo, il cerchio è stato chiuso con la proposta di
splendidi piatti creati da alcuni giovani chef del gruppo Hit.
Difficile credo, se non difficilissimo, curare in ogni minimo dettaglio, in un
evento all’aperto e senza il supporto della propria cucina e di tutta l’attrezzatura
necessaria, piatti raffinati e complessi come quelli che sono stati proposti.
Eppure ci sono riusciti tutti gli chef coinvolti.
Tadej Jug, giovane Chèf del Ristorante Calypso al Perla Casinò &
Hotel, da pochi mesi entrato a far parte della Nazionale Slovena Cuochi, ha preparato una
polpetta fritta di gamberi e finocchio, su fregola con salicornia in riduzione
di pesce, spuma al prezzemolo, pomodoro secco e gelatina di gamberi.
Lo chef Janez Faletič
ha proposto invece un piatto di terra, con ingredienti molto semplici ma che
hanno dato vita a un risultato raffinatissimo, dimostrando che con bravura,
fantasia e creatività si possono creare grandissimi piatti con pochi ingredienti
poveri. Il suo orzotto con crema d’ortica, ragù di agnello, ricotta di
Caporetto stagionata e croccantino di noci mi ha davvero conquistata.
Altro piatto
elegante e raffinato, quello ideato dallo chef Adi Blaško, concentratissimo
durante l’assemblaggio, molto attento anche all’estetica del piatto: manzo
arrosto, midollo affumicato, scalogno agrodolce, cerfoglio e crema di
cavolfiori con pancetta.
Lo chef Tomaž
Mrevlje ha preparato una splendida lingua di vitello bollita su crema d’arancia
e scorza d’arancia caramellata con una julienne di porri fritti, mentre lo chef
Martin Saksida ha dato vita ad uno dei piatti che ho trovato più interessanti,
per l’abbinamento inconsueto dei sapori, difficile definirlo, credo che soltanto
provandolo si possa davvero capire: un polpo croccante su purea di broccoli,
aceto balsamico con lamponi, salsa al burro e briciole croccanti.
Per concludere un
dolce, delizia sia per gli occhi che per il palato, una panna cotta al
cioccolato bianco con salsa ai lamponi, gelatina di lamponi, brownie con
lamponi, lampone ricoperto di cioccolato bianco e lacrima di cioccolato, del pasticcere
Alen Arbi Miloševič.
E non poteva mancare
la musica con la Big Band NOVA, con
ospiti Tinkara Kovač e Paola Rossato, che ha animato la serata prima di
cedere il palco al DJ Martin Bonè,
che ha fatto scatenare gli invitati.
Per gli
appassionati, di seguito l’elenco delle cantine ed etichette presenti.
· Vinska Klet Goriška
Brda – Bagueri Zero brut nature,
Rebula Bagueri 2013 secco, A+ Rdeče 2012 secco, Pikolit 2014 dolce
· Vina Simčič –
Sivi Pinot Brda Classic 2016 secco, Chardonnay Selekcija Cru 2015 secco, Rebula
Opoka Cru 2014 secco, Teodor Rdeče Selekcija Cru 2012 secco
·
Vina Belica –
Rebula 2012 secco, Chardonnay 2016 secco, Sauvignon 2016 secco, Merlot 2016
secco
· Vina Movia –
Puro rosé 2007 brut, Gredič 2016 secco, Veliko belo 2010 secco
·
Vina Bjana –
Bjana Brut, Bjana Brut Rosé, Bjana Cuvée Prestige 2011 extra brut, Status
Riserva (cuvée merlot, cabernet sauvignon, cabernet franc) 2012 secco
· Vina Ščurek – Jakot 2016
secco, Beli pinot 2016 secco, Kontra 2015 secco, Modri pinot 2013 secco
· Vina Prinčič – Rebula 2016 secco,
Modri pinot 2016 secco, Mihael Rdeče magnum 2007 secco
· Vina Bregar –
Rebula 2015 secco, Sauvignon 2015 secco, Malvazija 2015 secco
·
Vinska Klet Ferdinand –
Sinefinis Rebolium 2013 brut, Rebula 2016 secco, Sivi Pinot Epoca 2013 secco
·
Vina Reja –
Rebula 2015 secco, Malvazija 2015 secco, Extok 2015 secco, Cabernet Sauvignon
2009 secco
·
Vina Piro –
Sivi pinot 2016 secco, Chardonnay 2016 secco, Chardonnay Bosc 2016 secco,
Merlot Bosc 2015 secco
·
Vina Aleksander –
Poje 2016 secco, Sauvignon 2015 secco, Cabernet Sauvignon 2013 secco
·
Vina Sirk
– Malvazija 2015 secco, Rebula 2015 secco, Beli pinot 2015 secco
· Vina Osti Jarej –
Vitovska grganja 2015 secco, Izbrani teran 2016 secco, Sara rdeče 2007 secco
·
Vina Sutor
– Chardonnay 2014 secco, Malvazija 2013 secco, White 2013 secco
· Vina Štokelj –
Penina Pinela 2014 brut, Pinela 2016 secco, Rosé 2016 secco
· Vina Pucer –
Malvazija Prstna 2016 secco, Progenerata Malvazija 2009 secco, Rumeni Muškat
2015 semi dolce
· Vina Korenika Muškon –
Malvazija 2016 secco, Paderno 2011 secco, Kortinca 2008 secco, Refošk 2015
secco
Un grazie particolare a Lavra Peršolja Jakončič, Management Board Office
Gruppo Hit, che ci ha fatto comprendere ancora di più l’anima della serata.